Kendo nelle Marche


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“Research, Work and… Kendo!” a cura di F.Visentin – 1° puntata

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Con la puntata di oggi inauguriamo una nuova rubrica chiamata “Research, Work and… Kendo!” e curata da Francesco Visentin, un amico dell’ En Kei Kai di Verona che si trova in Giappone. Non aggiungiamo altro perchè sarà proprio lui a raccontare questa sua permanenza.

“Cerimonia di inizio anno” – Foto di Francesco Visentin dell’ En Kei Kan Verona

** Welcome to Japan (again) **

Ciao a tutti/e,
inizio oggi un progetto per Kendo nelle Marche per il quale terrò una sorta di diario (non credo giornaliero altrimenti potrebbe risultare troppo noioso per voi :-P) nel quale racconterò la mia vita, le mie avventure e impressioni durante il mio soggiorno in terra Nipponica.
Ovviamente ringrazio lo staff del blog per avermi dato la possibilità di occupare un po’ di spazio e mi scuso in anticipo se non sarò puntuale con la scrittura dei post. Spesso le giornate/settimane passano senza che me ne renda conto a causa dei ritmi che ci sono qui.
Prima di tutto, giusto per capire chi sono e che ci faccio qui, iniziamo con le presentazioni.

Mi chiamo Francesco, vengo da Verona, e pratico Kendo ormai da un bel po’. Questa non è la prima volta che vengo in Giappone, ma è sicuramente la volta in cui rimarro’ piu’ a lungo. La prima volta qui è stata nel 2008, io e i miei compagni di viaggio (la mia dolce meta’ e un senpai del nostro dojo) ci siamo fermati per circa un mese. Parte del soggiorno lo abbiamo dedicato esclusivamente al kendo visitando prima un nostro amico (il padre di Kengo Sakai del Dojo di Viareggio) e poi fermandoci nella “famigerata” Universita’ di Osaka, come l’amico Tommaso. Ricordo bene gli allenamenti e rileggendo il suo diario molti altri ricordi mi tornano in mente. L’altra parte del viaggio, invece, è stata di puro relax e abbiamo avuto modo di visitare e sperimentare la vita e le stranezze del Giappone.

“Gruppo medicina” – Foto di Francesco Visentin dell’ En Kei Kan Verona

Ma torniamo ai giorni nostri. Al momento mi trovo a Tsukuba, una ridente cittadina che si trova a circa 70 Km da Tokyo. La città è nata e cresciuta intorno agli anni 70 del secolo scorso (1970) e si sviluppa intorno agli innumerevoli centri di ricerca e alla sua Università. La zona è molto tranquilla e immersa nel verde, poco traffico, la gente sembra molto disponibile ed amichevole… insomma posso dire che è proprio un bel posto dove vivere. Se invece cercate altri tipi di divertimento è sempre possibile prendere il treno e in 45min — quindi dietro l’angolo per gli standard giapponesi — si è ad Akihabara un quartiere molto famoso di Tokyo dove potete sperimentare tutti gli eccessi del Giappone.

Mi trovo qui per motivi di studio/lavoro all’Università grazie ad una borsa di ricerca offerta dal Governo Giapponese che mi consente la permanenza per i prossimi tre anni (anche se penso tornerò prima causa altri impegni in Italia). Quindi se vi capita di essere in Giappone e volete venirmi a trovare avete ancora un po’ di tempo 😛
Il mio obbiettivo qui, oltre a quello lavorativo, è quello di riuscire a praticare il più possibile e con in maggior numero di persone, cosi da poter correggere i vari difetti che ho e quindi poter migliorare e aiutare altri a migliorare condividendo queste esperienze. Speriamo di riuscirci!

“Gruppo staff” – Foto di Francesco Visentin dell’ En Kei Kan Verona

L’università è enorme, tra le varie facoltà c’è anche quella di “Salute ed Educazione Fisica” (scusate la “barbara” traduzione ma non ho trovato termini migliori in Italiano) che a quanto pare sembra molto quotata a livello nazionale. Infatti, oltre a molti atleti olimpionici, illustri Maestri della nostra amata disciplina — il Kendo — si sono laureati qui. A quanto pare, da informazioni ottenute dal M° Hanazawa (Hiroo Kanazawa, Kendo Kyoshi 8dan – Osaka) durante lo scorso Memorial Ficuciello, qui si sono laureati Maestri del calibro di Hiroshi e Satoko Kanzaki (Osaka), Yutaka Asami (Morioka), Katsuhiko Tani (Gunma) e Takahiro Nabeyama (Tsukuba). Sicuramente ce ne sono molti altri ancora ma questi sono quelli che ho avuto modo di conoscere personalmente (e quindi di cui mi ricordo bene il nome) e che, con molta probabilità, avete avuto modo di incontrare anche voi nei vari stage organizzati in Italia. In aggiunta, parlando con vari altri Kendoka giapponesi di mia conoscenza, l’Università di Tsukuba mi è sempre stata indicata come la “Mecca” del Kendo… quindi che dire, il posto promette proprio bene 😀

Oltre al Kendo vengono insegnate e praticate anche altre discipline più o meno diffuse, come il Judo, Karate, Kyudo e Sumo. Non sono molto sicuro riguardo al Sumo ma è stato interessante scoprire che c’è un Dojo dedicato a quello. Vengono forniti, ad una modica cifra (~70€), anche corsi introduttivi che hanno una durata di qualche mese e dove si possono imparare bene le basi delle varie discipline. Se invece si è già un po’ pratici, ci si può unire direttamente all’allenamento senza alcun costo aggiuntivo.

Budokan – Foto di Francesco Visentin dell’ En Kei Kan Verona

Per quanto riguarda il Kendo, a Tsukuba ci sono 4 Dojo che si allenano nelle due palestre situate tutte nella stessa struttura (Budokan): c’è il gruppo dell’università di “Salute ed Educazione Fisica”, quello dell’Università di Medicina, quello che comprende gli studenti di tutte le altre facoltà e per finire quello dello staff universitario (ed esterni).

Budokan – Foto di Francesco Visentin dell’ En Kei Kan Verona

Di questi, 3 su 4 hanno un loro sito internet:

[dojo principale – educazione fisica] 筑波大学剣道部 (Tsukuba Daigaku Kendobu)

http://www.stb.tsukuba.ac.jp/~kendo/

[dojo medicina] 医学剣道部 (Igaku Kendobu)

http://www.stb.tsukuba.ac.jp/~medical_kendo/

[dojo altre facoltà] 体育会剣道同好会 (Taiikukai Kendo Doukoukai a.k.a. Doukoukai)

http://www.geocities.co.jp/CollegeLife-Library/5634/

Il primo gruppo si allena giornalmente (lun-sab) per due ore al giorno, gli altri si alternano durante la settimana (2/3 volte a seconda del gruppo) con allenamenti che durano circa 1-2 ore. La divisione non è così netta e volendo si può praticare giornalmente per più di 3 ore tutte filate, ma per incompatibilità di orari riesco solo a praticare con due dei gruppi: quello dello staff (diretto dal M° Wada) e in parte a quello del gruppo “misto” (diretto dal M° Koda).

Spero di aver detto tutto, almeno per quanto riguarda la presentazione, e di aver lasciato la giusta suspense per i prossimi articoli. Nelle prossime puntate vi racconterò un po’ riguardo al come vengono gestite qui le lezioni (nei vari gruppi), di alcune uscite fatte presso altri Dojo e, visto che ci siamo, anche di un paio di eventi a cui ho partecipato. Ovviamente se avete domande o siete interessati a particolari informazioni vedrò di produrre materiale per saziare la vostra curiosità.

Stay tuned!

Francesco Visentin – En kei Kai Verona 

www.ekkdojo.com

 

 


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Lezioni di Kote-men

Dopo quella sullo zanshin che abbiamo riportato qui, sfruttiamo un replay degli ultimi campionati per 8°dan al fine di azzardare una nostra interpretazione dell’utilità di kote-men.

Come vedete nel video della semifinale , sia Matsuda Sensei che Tani Sensei hanno eseguito e colpito contemporaneamente kote (aiuchi), ma Tani con il seguente men si è aggiudicato l’ippon.

Discorso molto analogo per Shimojima Sensi che esegue un kote men su Makita Sensei.

 


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10° All Japan Hachidan Kendo Championship – Tani campione!

L’attesa per questa decima edizione del torneo riservato agli 8°dan con età inferiore a 65 anni era davvero spasmodica. Un ruolo determinante l’ha giocato tutto l’apparato social-network dello staff AJKF che attraverso i canali twitter e facebook snocciolava news fresche ma senza dire troppo, creando quindi una certa suspense.

La location è stata ormai lo storico Nagoya Nakamura Sports Center preparato appositamente per poter ospitare questo evento di primissimo piano.

credits – AJKF

Eh sì, perchè essere Hachidan è già incredibilmente difficile, raggiungere questo traguardo con un’età inferiore ai 65 anni è impresa ancor più ardua!

Immaginate quindi di trovarvi in un palazzetto dove ben 32 Hachidan si scontrano in match che sembrano più duelli che “semplici” shiai…

credits – AJKF

Il canale streaming che vi avevamo segnalato è entrato in funzione solo pochi minuti prima della cerimonia iniziale con la tradizionale dimostrazione dei Kendo no Kata eseguita da Endo e Suzuki.

credits – AJKF

Ecco allora selezionati per voi tutti e 31 gli incontri con gli eventuali link per gli slowmotion che andremo a completare mano a mano che saranno disponibili in rete.

  1. Furukawa – Hamasaki – Vincente Hamasaki – slowmotion
  2. Ishizuka – Y.Higashi – Vincente Y. Higashi – slowmotion
  3. Sato – Tani – Vincente Tani – slowmotion kote
  4. Terasaki – Mizuta – Vincente Terasaki – slowmotion men
  5. Makita – Okido – Vincente Okido – slowmotion tsuki
  6. Funatsu – Hatakeyama – Vincente Hatakeyama – slowmotion do e kote
  7. Shimojima – Nishikawa – Vincente Nishikawa – slowmotion
  8. Shimizu – Matsuda – Vincente Matsuda – slowmotion men
  9. K.Higashi – Kawada – Vincente K.Higashi – slowmotion men
  10. Kosaka – Koda – Vincente Kosaka – slowmotion
  11. Yamanaka – Takahashi – Vincente Yamanaka – slowmotion
  12. Kamei – Ujiie – Vincente Kamei – slowmotion
  13. Toyomura – Futagoishi – Vincente Toyomura – slowmotion kote
  14. Makise – Kasamura – Vincente Kasamura – slowmotion
  15. Kanzaki vs Haga  – Vincente Kanzaki – slowmotion kote
  16. Shigematsu – Kanaki – Vincente Shigematsu – slowmotion
  17. Hamasaki - Y.Higashi – Vincente Hamasaki – slowmotion kote
  18. Tani - Terasaki  – Vincente Tani – slowmotion men
  19. Okido – Hatakeyama – Vincente Okido – slowmotion do
  20. Nishikawa - Matsuda – Vincente Nishikawa – slowmotion kote
  21. K.Higashi – Kosaka – Vincente K.Higashi – slowmotion men
  22. Yamanaka - Kamei – Vincente Kamei – slowmotion men
  23. Toyomura – Kasamura – Vincente Kasamura – slowmotion kote
  24. Kanzaki – Shigematsu – Vincente Shigematsu – slowmotion kote
  25. Y.Higashi – Tani – Vincente Tani – slowmotion men
  26. Okido – Nishikawa – Vincente Nishikawa – slowmotion kote
  27. K.Higashi – Kamei – Vincente K.Higashi – slowmotion men
  28. Kasamura vs Shigematsu – Vincente Kasamura – slowmotion
  29. Tani – Nishikawa – Vincente Tani – slowmotion men
  30. K.Higashi – Kasamura – Vincente K.Higashi – slowmotion men (K.Higashi) e men (Kasamura)
  31. Tani – K.Higashi – Vincente Tani  – slowmotion men

credits – AJKF

La finale

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Se invece non avete voglia, pazienza o semplicemente volete godervi solo gli ippon, la stazione media dell’AJKF ha realizzato queste collection suddivise per round.


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BU TOKU MU KYO

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Dopo avervi presentato assieme alla collaborazione degli amici dell’A.R.K. il seminario del M° Chiba 8°dan Hanshi, siamo onorati di poter aver il prezioso contributo dell’attuale direttore tecnico della nostra federazione, Livio Lancini 7°dan Renshi per raccontare storia ed aneddoti riguardo questo seminario che per i trascorsi che leggerete, è un bellissimo spaccato della storia del Kendo in Italia degli ultimi 15 anni ed oltre…

KNM: Ciao Livio, nell’attesa di poterti riservare un’intervista personale, cogliamo l’occasione per presentare un seminario che ci ha colpito sotto molti aspetti. Svelaci intanto com’è nato, le sue origini e la sua storia.

L.L.: Ciao! innanzitutto desidero ringraziare voi della redazione di Kendo nelle Marche per lo splendido lavoro di ricerca ed informazione che state facendo e per la possibilità che mi date nel raccontare di questo, lasciatemelo dire,  bellissimo evento.

In realtà ci sarebbe molto da dire, cercherò di essere conciso il più possibile:

Nell’estate del 1997 abbiamo il primo esperimento di stage estivo a Trieste, nato dall’esigenza di praticare anche durante l’estate e dal forte legame nato fra il gruppo di Brescia e quello di Trieste nella persona di Jerry Ferlan  (che per anni sarà l’organizzatore referente di tutti gli stage successivi a Trieste).

All’inizio si mettono assieme una decina di kendoka (prevalentemente bresciani e triestini) per praticare durante una settimana di agosto e contemporaneamente vivere assieme esperienze di mare e discussioni sul kendo, il tutto sotto la mia direzione (all’epoca 5° Dan).

Stage Trieste 1997 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Già l’anno successivo altri kendoka si aggregano a questa nuova esperienza che viene diretta da Lorenzo Zago (all’epoca 6° Dan).
Nell’agosto del 1999 il seminario estivo compie un salto di qualità. Lorenzo Zago riesce a portare una maestra giapponese, Miss Yuko Takahashi (6° Dan) dell’università di Aichi.

Miss Y.Takahashi – renshi 6° dan  –  credits: Nami Kendo Dojo Trieste

L’estate successiva l’esperienza si ripete con Miss Takahashi (6° Dan), stavolta il seminario si allarga a diverse città italiane ed ad una delegazione di atleti tedeschi dell’università di Mainz sotto la guida di Frank Jaehne (3° Dan), dando al seminario un nuovo aspetto Internazionale.

Ad agosto 2001 ritorna, dopo 10 anni, Shigenori Mizuta Sensei  kyoshi 8° Dan (che era stato ospite dell’AIK nel dicembre 1991) ed il gruppo dell’ Università di Mainz ritorna sempre più numeroso.

Shigenori Mizuta Sensei – kyoshi 8° dan – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Shigenori Mizuta Sensei – kyoshi 8° dan – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Ad agosto 2002 abbiamo con noi nuovamente Mizuta Sensei

Stage Agosto 2002 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nell’agosto del 2003, per impegni Mizuta non può intervenire allo stage estivo, e ci introduce un suo amico , Tatsumi Sensei kyoshi 7° Dan.

Jerry Ferlan e Tatsumi sensei – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nell’agosto del 2004 lo stage fa un notevole salto di qualità con Tani Katsuhiko sensei (all’epoca kyoshi 7° dan, maestro che era già stato in precedenza in Italia su invito dell’AIK – Associazione Italiana Kendo) che viene accompagnato da alcuni istruttori della prefettura di Gunma:

Manabu Obata Sensei Kyoshi 7° Dan

Nobuyoshi Negishi Sensei Renshi 6° Dan

Takeshi Ushioda Sensei Renshi 6° Dan

Quell’anno lo stage ha un notevole riscontro di presenze, quasi 100 iscritti, e lo stage si consolida definitivamente.

Stage Agosto 2004 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Successivamente gli inviti al Maestro Tani vengo ripetuti, e lui prende a cuore quest’evento tornando ogni estate accompagnato da altri maestri di sua conoscenza

Stage Agosto 2005 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nel 2006 il Maestro Tani passa l’esame di 8° dan e torna a Trieste nella sua nuova veste di ottavo dan con la seguente delegazione:

Katsuhiko Tani Sensei Kyoshi 8° Dan

Takashi Aoyagi Sensei 7° Dan

Tomohiro Morita 7° Dan

Mayumi Sorimachi 6° Dan

Aoyagi Sensei, kyoshi 7° dan – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

nell’Agosto 2007 con la seguente delegazione:

Katsuhiko Tani Sensei Kyoshi 8° Dan, Yoshio Kobayashi Sensei 7° Dan e Yohichi Kasahara Sensei 7° Dan

Stage Agosto 2007 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

nell’Agosto 2008 :

Katsuhiko Tani Sensei Kyoshi 8° Dan

Yoshio Kobayashi Sensei Kyoshi 7° Dan

Masaki Negjhishi Sensei Kyoshi 7° Dan

Stage Agosto 2008 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nell’agosto del 2009 abbiamo il grande cambiamento. La Società Ginnastica Triestina (che fino ad allora ospitava l’evento) deve compiere alcune ristrutturazioni, e Jerry Ferlan, con suo grande rammarico, non può più dare la disponibilità ad organizzare questo bellissimo evento.

Di conseguenza siamo costretti ad annullare lo stage che era comunque stato programmato. Il M° Tani  c’informa che per lui non è un problema e si rende disponibile a tornare l’anno successivo nel caso ci si riesca ad organizzare nuovamente.

Devo ammettere che personalmente pensavo questa fosse la fine naturale di un evento che si era ormai ripetuto per più di 12 anni.

Se non che’, la richiesta assillante e l’entusiasmo da parte di alcuni affezionati di organizzare nuovamente questo evento,  in primis Bernardo Cipollaro dell’Ittoryu Kai di Firenze, mi spronano a ripetere l’esperimento.

Bernardo Cipollaro  trova subito una nuova location montana per questo seminario nell’incantevole paese di Bedollo (TN).

Il notevole riscontro di partecipanti (più di 80 persone nel corso dei 5 giorni, anche provenienti da Germania, Olanda, Inghilterra), ci ha incoraggiato a ripetere questo evento nella stessa location anche per l’estate 2011.

KNM: Non c’è che dire, una storia davvero emozionante!!! Da quel che sappiamo, questo seminario ha visto una sempre  crescente collaborazione tra dojo. Vogliamo citarli?

L.L.: Certamente! Oltre al dojo che curo personalmente, il Sei Chu Do di Brescia ed il già citato Ittoryu Kai di Firenze,  il seminario gode della partecipazione all’organizzazione di club amici ormai affezionati al M° Tani come il Kendo Iaido di BergamoKen-Zan-Dojo di Gallarate, AIK Budokan No Futari di Milano ed il Kensei Dojo di Rho.

KNM: Veniamo ora al nome del seminario. Chi ha scelto il nome e cosa significa esattamente?

L.L.: Come dicevamo nel 2010 Il maestro Tani torna in Italia questa volta accompagnato dal M° Kasahara per dirigere il rinato stage estivo,  per la prima volta a Bedollo (TN). Su nostra richiesta decidiamo di dare un nome a questo seminario, ed il maestro Tani lo battezza:

武徳無境 BU TOKU MU KYO

(BUDO E CULTURA SENZA CONFINI)

Il senso preciso che il M° Tani vuole rimarcare  è che nel corso degli anni questo seminario ha visto persone di diverse nazionalità, estrazione sociale ed età, riunirsi in 5 giorni a praticare e studiare Kendô tutti assieme.

credits: L.Lancini

KNM: Chi accompagnerà quest’anno il M°Tani?

L.L.: Quest’anno il M°Tani tornerà accompagnato da due giovani 7° Dan: Negishi e Ushioda. Già venuti nel 2004 e 2005 e che molti kendoka italiani saranno felicissimi di rincontrare.

KNM: Prima di salutarci, hai qualche aneddoto da raccontarci riguardo il M°Tani?

L.L.:  Certamente. Se non erro, la prima volta che conobbi il M° Tani fu nel Novembre del 1995. Al tempo lui era un giovane 7° dan, invitato per lo stage invernale a Manerbio (BS) dell’allora Associazione Italiana Kendo.

Subito fui impressionato dalla qualità del suo keiko, uno stile di kendo potente, dinamico e senza sbavature.

Solo qualche anno dopo seppi dal M° Jikihara (suo compagno d’università presso la Tokyo Dai-gakku, oggi Tsukuba) che il soprannome affibbiatogli al tempo dell’università era giustappunto: 

“Robocop Tani”.

Lo conosco ormai da molti anni, la sua naturale simpatia, semplicità e disponibilità, ne fanno un maestro adatto al Kendô italiano.

Mi pregio della sua amicizia e ormai lo considero un fratello maggiore nel Kendo, che di anno in anno mi consiglia, mi corregge ed indirizza nella mia ricerca del Kendô.

Ritengo che per i kenshi italiani sia una grande opportunità e privilegio  poter accedere all’insegnamento diretto di un maestro che è attualmente considerato uno dei migliori esempi fra i giovani 8° dan giapponesi.

credits: L.Lancini

KNM: Bene, crediamo che ci siano tutti gli elementi per un ottimo seminario all’insegna della pratica, l’amicizia e la serenità. Proviamo a fare un ultimissimo appello agli indecisi 😀

Quali sono secondo te i principali punti di forza di questo stage?

L.L.: Per chi non avesse avuto l’opportunità di assistere al bel risultato della scorsa edizione, posso affermare che i punti di forza di questo stage siano:

  • Palestra con fondo adatto al kendo
  • Possibilità di pernottare gratuitamente con sacco a pelo
  • Clima fresco adatto ad un seminario estivo
  • Location adatta anche per vacanze con la famiglia

Di conseguenza la possibilità di pratica Kendo per 5 giorni con Maestri di alto livello a costi contenuti, e per chi ne ha voglia, coniugare kendo e vacanza con la famiglia, il tutto condito da un’atmosfera di amicizia e naturale empatia che si crea fra i praticanti, a mio avviso rendono questo stage unico in Italia.