
Credits – Raffaele Calogero
Vi chiederete se vi trovate in un blog di cinema e lo comprendiamo.
In realtà questa battuta è stata il leitmotiv del seminario tenuto da Sumi Sensei a Torino lo scorso weekend.
I più attenti lettori del blog ricorderanno il post “Sumi Masatake – «se vuoi attaccare, vieni pure quando vuoi!»” ed è proprio a quel tipo di approccio che Sumi ha fatto riferimento.
Eseguire la tecnica e non appena terminata essere comunque pronti, mentalmente e fisicamente, pronunciando per l’appunto “come on again”.
Attorno a questo filo conduttore si sono avvolti aspetti tecnici molto interessanti.
Il primo è mantenere la postura corretta eseguendo da fermo le tecniche con fumikomi senza aggiungere neanche un piccolo passo dopo il colpo. Zero inerzia. Un passo, il colpo e stop. Esercizio dopo esercizio si poteva percepire concretamente il consolidamento della postura.
Un altro spunto interessante è stato il seme-ashi. Attraverso un passo lungo, generoso, con il piede destro nell’avanzare verso il compagno da toma si riesce ad evitare che il busto fletta in avanti.
Non è poi mancata una parte di allenamento fisico espressa durante uchikomi geiko e kakari geiko.
Nel kakarigeiko Sumi Sensei ha chiesto a kakarite di esercitare molta pressione per pochi attimi prima di attaccare e non di esplodere azioni a ripetizione come usualmente viene fatto in questo esercizio.
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma non renderebbe giustizia al lavoro svolto dai Maestri Sumi e Tashiro oltre all’organizzazione dello Shubukan Torino.
Ci vediamo il prossimo stage?