Kendo nelle Marche


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Lezioni di Kote-men

Dopo quella sullo zanshin che abbiamo riportato qui, sfruttiamo un replay degli ultimi campionati per 8°dan al fine di azzardare una nostra interpretazione dell’utilità di kote-men.

Come vedete nel video della semifinale , sia Matsuda Sensei che Tani Sensei hanno eseguito e colpito contemporaneamente kote (aiuchi), ma Tani con il seguente men si è aggiudicato l’ippon.

Discorso molto analogo per Shimojima Sensi che esegue un kote men su Makita Sensei.

 


6 commenti

Ops!

Eh sì, dagli EKC di Germania 2013 ci sono alcuni video che meritano d’essere visti.

Questo invece avremmo preferito farne volentieri a meno…

Minuto 4:04

Disponibile anche su facebook al seguente link

http://www.facebook.com/video/video.php?v=454602324620312

Si tratta di un comportamento che crediamo, sempre dal basso della nostra inesperienza, abbia a che fare molto molto poco con lo spirito che il Kendo dovrebbe forgiare.

Rispetto dell’avversario al di sopra di ogni cosa.

Notiamo inoltre con dispiacere che dopo la mossa di wrestling, il kendoka  ungherese non si spende per cercare di capire se ha arrecato un danno più o meno serio all’avversario. E’ caduto sulla schiena e le conseguenze potevano essere anche gravissime.

Ed allora, come si correggono queste deviazioni del Kendo agonistico? Non lo sappiamo. Forse con un po’ di rigidità nei giudizi? Forse con gesti silenziosi ma eclatanti da parte di chi subisce questi comportamenti? Non lo sappiamo davvero.

Andando a leggere il regolamento, possiamo dedurre che se il kendoka svizzero fosse rimasto a terra e l’avversario fosse stato ritenuto responsabile, avrebbe vinto la shiai.

http://www.kendo-cik.it/Italiano/Reg_pdf/Regole_Arbitraggio_2007.pdf

Pagina 10, articolo 30, punti 2 e 4.

Fortunatamente, in rete sono in tantissimi ad aver condannato questo tipo di condotta, e la cosa un pochino ci conforta…

Riflettiamoci tutti.