
credits – Igor Novelli
Altro bel report di Marco Tabellini che ha sfruttato questo seminario per entrare con consapevolezza nel mondo shiai.
Come avrete sicuramente letto, marco ha portato a casa anche qualche ippon e sicuramente sono stato un po’ il frutto del lavoro di questo seminario tenutosi da C.Filippi.
Seminario “Allenamento per lo shiai” (Preparazione al Trofeo CIK e ai CCII kyu 2012)
Verona, 30 Settembre 2012
Il seminario tecnico condotto da Christian Filippi (5° dan, capitano della squadra nazionale italiana maschile e tecnico della squadra nazionale italiana juniores) è stato veramente stimolante, esigente dal punto di vista fisico (essendo strutturato in due parti di circa tre ore ciascuna) ma assolutamente appagante!
Giunto al palazzetto (grazie a Igor Novelli!), a un rapido colpo d’occhio conto più di 50 partecipanti; oltre ai kendoka del CUS Verona, vedo zekken di Modena, Genova, Ferrara, Alessandria, Roma… Arrivano anche i kendoka di Firenze, vecchie conoscenze del dojo Shingen!

credits – Igor Novelli
Un bel clima per tirar fuori il 200% delle proprie energie psichiche e soprattutto fisiche. L’allenamento del mattino, secondo il piano di lavoro ben congegnato da Filippi, è finalizzato a incrementare la reattività e la forza esplosiva – dopo un accurato riscaldamento e una intenso lavoro di ashi-sabaki, passiamo in rassegna diverse modalità di suburi, spronati da subito a tirar fuori il kiai e la convinzione degni di un ippon. La dimostrazione degli esercizi è affidata agli altri due validissimi nazionali del CUS Verona: Giacomo Pezzo e Serena Ricciuti. Segue lo studio approfondito di tecniche e contro-tecniche in diverse modalità di esecuzione – il ritmo è crescente, e sul finire della mattinata si arriva allo shiai in versione ippon-shobu, con i praticanti divisi in yudansha e kyusha.
Dopo poco più di un’oretta di pausa si riprende con la parte più carica dell’allenamento, mirata al potenziamento muscolare. I suburi proposti in questo frangente mettono a dura prova i muscoli delle gambe, ma l’impegno di tutti e la capacità di Filippi di motivare e spronare il gruppo aiutano a superare la fatica.

credits – Igor Novelli
Segue lo studio più tecnico di situazioni ricorrenti nello shiai (utilissimo quello in tsuba-zeriai). Iniziamo a osservare un leggero sfoltimento del gruppo: la mole di lavoro inizia a farsi notevole, e le pause per riprendere fiato, dar tregua alle gambe e soprattutto reidratarsi sono sempre più preziose! La fase finale dell’allenamento si svolge attraverso varie modalità di keiko, in un crescendo che culmina con la sessione finale di shiai (sempre ippon-shobu).
Al di là dei preziosi insegnamenti tecnici, la grande capacità comunicativa e il carisma di Christian Filippi hanno contribuito a trasmettere una fortissima motivazione e voglia di praticare, chiarendo anche le idee di molti riguardo l’approccio allo shiai (pensiamo alle controversie fra purismo agonismo): è in effetti possibile mirare a un kendo in cui competizione e perfezionamento tecnico procedono di pari passo, avvicinandosi gradualmente verso quell’unità che possiamo ammirare ad esempio negli hachidan giapponesi (che sono arrivati ai massimi livelli continuando a misurarsi in campionati e gare a tutti i livelli).
Una grande esperienza di confronto e crescita – massima stima per Filippi e il Kendo CUS Verona – grazie, e al prossimo incontro!
Il sondaggio sulla Shiai è ancora aperto nell’attesa del vostro voto. Cliccate al seguente link.
https://kendonellemarche.wordpress.com/2012/10/25/shiai-quanto-e-importante-per-voi/