Una foto direttamente dal profilo facebook di Otsubo Sensei assieme a Stefano Betti e tutti i kendoka del Rakushikan.
https://kendonellemarche.wordpress.com/2010/09/24/dentro-un-gemellaggio-di-kendo/
Una foto direttamente dal profilo facebook di Otsubo Sensei assieme a Stefano Betti e tutti i kendoka del Rakushikan.
https://kendonellemarche.wordpress.com/2010/09/24/dentro-un-gemellaggio-di-kendo/
Trofeo Mugen 2012 – credits – Fluire Consapevole
Lo scorso anno la nostra presenza era limitata a Marco D’Agnolo (in basso a destra nella foto di gruppo), quest’anno, nonostante alcune difficoltà, siamo riusciti a portare una squadra intera dalle Marche grazie alla preziosa presenza di Marco Papetti da Porto San Giorgio!
Il diario della giornata trascorsa al Trofeo Mugen 2013 è stato scritto dal nostro caro Filippo Tonelli, che assieme a Marco D’Agnolo e Marco Papetti faceva parte della missione marchigiana in terra lombarda :-).
*********
Partenza per il trofeo Mugen 2013. Guidati dal nostro capitano Marco D’Agnolo e rafforzati dalla graditissima presenza dell’amico Marco Papetti, del dojo di Porto San Giorgio, partiamo alle ore 6:00 dal casello di Fano, alla volta di Morimondo, in quel di Lombardia.
All’altezza del casello di Cesena il nostro capitano chiede un cambio al volante e si concede un sonno ristoratore (riposo del guerriero?) ; il granitico Marco Papetti, nonostante avesse già 80 km di guida (Porto San Giorgio-Fano), si offre volontario per il cambio.
Dopo tre ore di viaggio, guidati da un Tom Tom senza voce (audio guasto…) attraverso le campagne lombarde, giungiamo sul posto alle 9:20 circa. Giusto il tempo per salutare il M°Bellisai che ci accoglie con calore, sbrigare le formalità, cambiarsi e siamo già in pista.
Ikendenshin – Porto San Giorgio
Diamo una rapida scorsa ai tabelloni e vediamo che siamo inseriti nella seconda pool, contro la squadra Mugen Como B (nell’ordine Gaspa, Catelli, Galli). L’emozione per me è fortissima, il battito del cuore sembra spostare le pieghe del mio keiko-gi, ma la calma del nostro capitano mi tranquillizza e, messo il men, tutto sembra scomparire. Gli avversari sono più forti ed il punteggio finale lo conferma: tre vittorie su tre e tutte per 2 ippon a zero. L’incontro è bello, ed anche se sconfitto, sono soddisfatto.
Nel frattempo l’emozione cala e sale la concentrazione per il secondo incontro dove ce la giocheremo con il dojo di Varese. Il livello tecnico si dimostra più equilibrato rispetto alla prima gara, sento di potermela giocare, ma la mia inesperienza nello shiai si fa sentire e perdo in maniera sciocca: per due volte l’avversario entra con men, per due volte paro, ma paro troppo basso e così, complice la sua maggiore altezza, la sua shinai arriva a colpirmi. Ammetto di aver perso per un nanosecondo il mio spirito zen…
La mia è l’unica sconfitta, i miei compagni ottengono entrambi un pareggio.
Ormai siamo fuori, non rimane quindi che assistere alle gare e fare quattro chiacchiere con i ragazzi di Bologna, Padova e Como. Il nostro M° Stefano Betti, in una pausa dagli arbitraggi, approfitta per venire a salutarci, ma, saputo che ero stato l’unico della squadra ad essere sconfitto 2 volte, tenta un esecuzione sommaria del sottoscritto… 😀
Le gare continuano ed io mi godo lo spettacolo di un Kendo con poche parate, pochi spostamenti di corpo e testa, tanto sutemi. Una squadra tutta femminile rivela 3 ragazze davvero sorprendenti per velocità, tecnica e grinta! Una di loro vincerà meritatamente il Fighting Spirit e con la più tosta delle tre non perderò l’occasione di farci due minuti di ji-geiko alla fine della giornata!
credits – Marco Papetti
Il trofeo si avvia alla conclusione, premiazioni, ringraziamenti e tanti applausi.
credits – Mu Mun Kwan Borghetto
1° squadra classificata Kyumeikan Monza A
2° squadra classificata Alser Milano A
3° squadre classificate Mu Mun Kwan Borghetto A e Mu Mun Kwan Borghetto B
Fighting spirit Gallesi Arianna
assieme agli amici di Kendo Como
I maestri propongono mezz’ora di ji-geiko per chi vuole e, poiché pochi praticanti scelgono di rimanere, l’occasione è ghiotta: tanti sesti e un settimo dan tutti per noi sono da non perdere!
Mi butto e mi metto in fila, caso vuole che incontri prima Stefano Betti, il quale nonostante abbia la possibilità di eliminarmi definitivamente, sceglie di graziarmi e mi concede un gran bel ji-geiko, fisico e rapido; poi, per un fortunato caso, mi ritrovo con il M°Katsukawa del dojo di Monza: dritto, sereno e granitico! I suoi pochi, millimetrici movimenti, mi hanno fatto lavorare sulla comprensione del momento giusto per entrare; il maestro si è messo a mia completa disposizione ed alla fine mi sono meritato un pollice su (OK!), un sorriso e un “bravo”: per me una soddisfazione enorme.
Gran finale con grigliata, birra e la compagnia dei ragazzi di Como.
Al momento di partire troviamo sul parabrezza un foglietto: Marco Papetti, ottimista nato, si dichiara convintissimo che sia pubblicità, mentre Marco D’Agnolo comprende subito la triste verità…multa per divieto di sosta.
Ci guardiamo, pieghiamo il foglio in una tasca, sorridiamo e partiamo: potrebbe una multa rovinarci la giornata?! 😉
Filippo Tonelli
Mi sembra ieri, il primo “Trofeo Dell’ Adriatico” così come lo battezzò il nostro amico Salvatore Bellisai, eravamo una trentina di persone, ospiti Stefano Betti e Dorian Pungetti, uno stage tra amici con una piccola gara arbitrata da un singolo arbitro, chi lo avrebbe mai detto che saremmo arrivati a una quinta edizione con oltre 100 e lo ripeto, CENTO presenze?
Non voglio tediarvi, con la logistica e i preparativi che hanno impegnato tutti i ragazzi dell’ Associazione Shingen da mesi a questa parte, il nostro grandioso week-end comincia Venerdi sera presso il nostro Dojo di Fano, coi Maestri Stefano Betti e Arialdo Bolognesi, quest’ ultimo per la prima volta nostro ospite, sarà una serata breve ma intensa, siamo in pochi e ci godiamo una breve ma intensa ora di jigeiko, ovviamente il tutto finisce a tavola come nella migliore tradizione di Kendo Nelle Marche, nel frattempo ci raggiungono Boscarol e la sua compagna, una cenetta leggera senza alzare troppo il gomito, ci aspetta una lunga giornata.
Il mattino successivo arrivo sul posto con un ora è mezzo di anticipo, per svolgere quel che mi competeva con tutta calma, incredibilmente il palazzetto è già gremito di kendoka, fortunatamente c’è già Alessio che ha messo in moto il coordinamento e Roberto operativo alla cassa, ci sono tante cose da fare, ma siamo ben organizzati e si arriva al mokuso senza nessun intoppo.
credits – Laura Mecozzi
credits – Laura Mecozzi
Al centro del kamiza Stefano Betti, che terrà lo stage coaudiuvato da ben 8 prestigiose presenze: Arialdo Bolognesi, Angela Papaccio, Fabio di Chio, Tomaso Boscarol, Bernardo Cipollaro, Leonardo Brivio, Dorian Pungetti, Enrico Monaco.
Data la numerosa partecipazione, veniamo divisi per gradi, di modo che ognuno possa praticare coi giusti motodachi e attentamente seguito dai Maestri per una corretta pratica,
credits – Laura Mecozzi
credits – Laura Mecozzi
l’allenamento è dinamico e propedeutico allo shiai, in attesa del Trofeo del pomeriggio, dopo i canonici 5 minuti di pausa, Stefano con fischietto alla mano inizia farci scaldare sul serio con rapidi scambi di tecniche al suon del suo fischietto e alla fine quando tutti eravamo pronti per il canonico mawari geiko, arriva la sorpresa a mio avviso più divertente di questo stage mattutino, il “Sekigahara” oserei definirlo un jigeiko epico, dove tutti veniamo disposti in ordine sparso per la palestra, si parte contro il primo motodachi che abbiamo di fronte cercando l’ ippon e al fischio di Stefano, si cambia col prossimo avversario che ci si ritrova di fronte, spasso assicurato! Come tutte le cose belle, si ha la sensazione che duri solo pochi minuti ed è la fine di questa intensa mattinata.
credits – Laura Mecozzi
E quest’ anno per la pausa pranzo una novità, avremo anche un’ottima palestra con un parquet strepitoso, però da un punto di vista logistico pecca del fatto che non ci siano ristoranti a portata di mano, per sfamarsi e riprendere per tempo l’ allenamento, gli anni scorsi siamo sempre arrivati al secondo, così quest’anno abbiamo avuto la brillante idea di organizzare un buffet, rigorosamente compreso nel costo dello stage direttamente sul posto, ricco di prelibatezze e tradizione, per ovvi motivi mancava solo il sangiovese, con l’ aiuto di mogli, fidanzate e genitori abbiamo messo insieme un buffet per oltre 100 persone, purtroppo tutto ha un costo, questo vi spiega il perché quest’ anno non vi abbiamo regalato l’ esclusiva spilletta, vi promettiamo che nella sesta edizione avrete entrambe le cose!
credits – Davide Delise
La scelta si è rivelata vincente, abbiamo tutti pranzato in kendogi e soprattutto in relax, in gogliardia e ottima compagnia.
Nel frattempo la macchina organizzativa era già in moto con la preparazione degli shiai-jo e relativi tavoli della giuria, le squadre quest’ anno sono davvero tante, lo schieramento quasi riempie l’intera lunghezza della palestra.
credits – Laura Mecozzi
Ogni anno che passa il trofeo si fa sempre più emozionante, grazie a nuovi partecipanti e soprattuto alla formula ippon shobu, dove tutto diventa possibile, non è novità di vedere kyu superare incontri contro dan elevati, quindi i risultati non sono sempre prevedibilissimi.
I risultati li trovate a questo link
http://trofeodelladriatico.wordpress.com/2013/02/18/risultati/
Complimenti agi amici di Verona che hanno fatto il pienone!! 😉
credits – Laura Mecozzi
La giornata si conclude col consueto Sayonara Party, quest’ anno siamo al ristorante la Gradarina, siamo tutti molto stanchi, più che la baldoria prevale la voglia di stare seduti e rilassati, facendo conversazione con la gradevole compagnia, personalmente romperò le righe prima del previsto, il mattino dopo bisogna alzarsi presto.
credits – Gianni Gaspa
Allo stage della domenica mattina sono tutti puntuali e più numerosi del previsto, la lezione è tenuta dal Maestro Bolognesi, dopo un buon riscaldamento a cura di Giacomo Pezzo del Cus Verona, veniamo divisi per pratica a coppie, per concludere con un energico jigeiko finale.
credits – Gianni Gaspa
Non che gli altri anni ci sia stato da lamentarsi, ma quest’ anno lo stage è riuscito veramente bene, merito di diversi fattori, in primis dell’ esperienza accumulata in questi 5 anni, all’ ispirazione fornitaci da altri prestigiosi eventi, ma soprattutto grazie a un sinergico impegno da parte della nostra Associazione e dei suoi praticanti.
Concludiamo con un augurio e un saluto al nostro amico Salvatore Bellisai, il quale avrebbe dovuto tenere lo stage di quest’anno, e purtroppo per colpa di qualche acciacco non ha potuto presenziare.
Per il prossimo anno vi garantiamo al momento solo una cosa: sarà meglio del precedente.
Le foto che abbiamo selezionato per voi sono al seguente link
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151413743688847.506212.351507113846&type=1&l=1a7b3558ce
Ci siamo! Manca davvero poco.
Il 4° Trofeo dell’Adriatico sta per arrivare, ma vorremmo prima di tutto ringraziare pubblicamente la preziosa collaborazione del dojo Sei Shin Kan di Bologna che assieme al Mugen Kendo Como ha collaborato assieme a noi alla full immersion di 10 giorni con il M°Hirakawa che ci aspetta tra meno di un mese.
Eggià, perché il M° Hirakawa attraverserà mezza Italia passando per lo stage organizzato appunto dai ragazzi di Bologna, spostandosi poi verso Como per lezioni
Infrasettimanali e concludere la sua presenza proprio a Gradara per il seminario + il IV Trofeo dell’Adriatico ed il sayonara party di chiusura.
Per fornire la maggior chiarezza possibile, abbiamo creato un sito appositamente per questo evento dove poter trovare tutte le info necessarie sia in italiano che
in inglese visto che abbiamo avuto già qualche conferma dall’estero.
Accanto a questo strumento abbiamo messo a disposizione la mail trofeoadriatico@shingen.it dove poterci contattare per qualsiasi vostro dubbio.
Che dire?! Grazie in anticipo a tutti coloro che verranno a trovarci per incrociare gli (o le) shinai e passare un weekend all’insegno del divertimento!
Quante cose che girano per la testa dopo un weekend come quello appena passato!
Si passa dalle emozioni fresche a quelle più datate in modo rapidissimo.
Occorre fare un po’ d’ordine.
Partiamo da quelle più lontane… Eravamo con Salvatore Bellisai e Stefano Betti quando 3 anni fa quasi per scherzo si disse: “Perchè non organizziamo una gara tra amici?”.
Tanti men sono passati…ed eccoci qua, a commentare un evento che dopo 3 edizioni ha ospitato amici, arbitri e praticanti dai seguenti dojo:
Accademia Romana Kendo – Roma
Alser Kendo Club – Milano
Cremona Kendo – Cremona
EKK – Perugia
Hekisuikan – Rimini
Iaikendo Goryukai – Vicenza
Itto Ryu Kai – Firenze
Mugen Kendo Como – Como
Seishinkan – Bologna
Shodan – Reggio Emilia
Shudokan – Roma
Kendo P.S.G. – Porto San Giorgio
ZenKenYu – Giussano
…oltre ovviamente a noi di Shingen!! 🙂
Il lavoro dietro ad un evento del genere è stato minuzioso ed abbiamo cercato di fare gruppo coinvolgendo il più possibile tutti i kendoka del nostro dojo, anche gli ultimi arrivati perchè i punti da seguire erano tanti e sarebbe stato bello poter condividerne i risultati. Questa è forse la cosa che ci ha dato più soddifazione.
Nel preparare l’evento abbiamo cercato di far arrivare lo spirito che ci muove, cosa offrono le nostre zone e la formula di gara che ci caratterizza. Speriamo d’esserci riusciti.
A seguire, abbiamo poi avuto un ottimo supporto nel divulgare questa iniziativa da parte del Comune di Gradara grazie al prezioso lavoro del nostro Roberto Agostini assieme a Filippo Gasperi dell’Ufficio di Segreteria del Comune. Ecco perchè tra gli spalti c’era gente incuriosita ed estranea al Kendo. I doverosi ringraziamenti riguardo questo aspetto organizzativo meritano un articolo a sè 😉
Così come nella precedente edizione l’arbitraggio è stato impeccabile.
Ringraziamo quindi di cuore per la disponibilità e la cura che hanno riservato a tutti i partecipanti:
Leonardo Brivio, Tomaso Boscarol, Stefano Betti, Dorian Pungetti e Bernardo Cipollaro.
Credits - Andrea Santinelli
Permetteteci di portare alla luce un ulteriore orgoglio… il mitico trofeo, presentato solo quest’anno proprio in occasione delle premiazioni.
Secondo voi, potevamo non sfruttare le capacità di artigiano di bottega del nostro Giulio Gabbianelli dopo aver visto e ricevuto da lui il mitico Tsuki trainin pad??
Assolutamente no! Ed allora la creatività dell’artista è stata liberata ed è nato il vero Trofeo dell’Adriatico che, per posizione geografica e contesto “kendoistico” non poteva non essere che un remo. Si, c’è chi lo vede come il “bastone” che Miyamoto Musashi usò nel mitico combattimento in spiaggia o chi come suburito (Dado lo ha subito testato 🙂 ).
Resta il fatto che questo bellissimo remo realizzato in casa da Giulio sarà il trofeo dove inseriremo i vincitori di ogni edizione, rendendolo quindi a tutti gli effetti un vero e proprio albo d’oro da esporre ad ogni Trofeo dell’Adriatico del futuro.
Credits - Marco Ghidoni
Ma veniamo al diario…
Io e Davide arriviamo presto e sistemiamo subito il banchetto delle iscrizioni dove Davide consegnerà assieme al programma la spilletta realizzata per l’occasione.
designed by Giulio Gabbianelli
La palestra si affolla sempre di più, la distesa di bogu inizia a infittirsi.
Credits - Andrea Santinelli
Conosciamo nuovi amici e cerchiamo di farli sentire subito a casa. Siamo ai confini della Romagna e l’ospitalità è una delle caratteristiche a cui teniamo maggiormente.
Tra questi anche alcuni dei ragazzi dello Shudokan di Roma che fermati da un guasto all’auto hanno comunque raggiunto il palazzetto per assistere e supportare i compagni; un grazie particolare a loro ;-).
Stefano Betti, che ha curato lo stage mattutino, non ci ha fatto risparmiare sudore…ed è stato bellissimo!
Credits - Andrea Santinelli
Tra gli ospiti abbiamo avuto anche i simpaticissimi bimbi di Leonardo “Dado ” Brivio che hanno dato un tocco speciale alla pratica.
Credits - Andrea Santinelli
Se torna tra qualche anno Taro ci fa neri!! 🙂
Credits - Andrea Santinelli
Guardandomi attorno, avevo quasi la sensazione che si stesse creando con il passare dei minuti quello che poi è effettivamente emerso nel pomeriggio.
Uno spirito combattivo ma profondamente leale tra i praticanti in vista della gara. Decisamente intenso….
Eccoci qua tutti pronti per la foto di rito prima del meritato pranzo…
Credits - Andrea Santinelli
Già il pranzo… Chi conosce Davide Delise sa che eravamo costretti ad assegnargli l’organizzazione del pranzo. E’ un cultore del cibo e non ha deluso le aspettative. Primo in bianco al ragù di pesce sotto il Castello di Gradara.
Credits - Marco Ghidoni
Peccato che Stefano Betti e Marco D’Agnolo (infortunato ma iper presente 😉 ) si siano sacrificati per preparare tabelloni, shiai-jo e tutto il necessario per la gara.
La gara prevedeva una prima fase per gli individuali fino alle seminfinali escluse, per poi passare alla parte riservata alle squadre (le foto delle squadre le trovate qui, peccato che qualcuno ha fatto il timido 🙂 ).
Giunti alle semifinali, si riprendevano gli individuali e poi la grande chiusura di nuovo con le squadre.
Vi posso garantire che la tensione presente dentro lo shiai-jo scatenata dall’ippon-shobu è pazzesca. Un minuscolo calo di tensione e si è eliminati. Sigh! Penso sia un ottimo modo per studiare il tame. Non c’è infatti un incontro che non catturi l’attenzione…anche perché un incontro potrebbe durare veramente pochissimo, come in effetti è accaduto in alcuni casi.
Qui di seguito alcune foto scattate da Andrea Santinelli.
Credits - Andrea Santinelli
Credits - Andrea Santinelli
Credits - Andrea Santinelli
Credits - Andrea Santinelli
Credits - Andrea Santinelli
Ed allora ecco i risultati finali del trofeo!!
Individuali
1° Banchetti – Accademia Romana Kendo
2° Gabbianelli – Ass.Shingen
3° Lapadula – Shudokan
3° Papetti – Kendo Porto San Giorgio
Squadre
1° Ass.Shingen 1 – Nicolini/Gabbianelli/Delise
2° Shudokan 1 – Ripari/Lapadula/Gasbarra
3° Seishinkan 2 Grasso/Roncati/Maccaferri
3° Accademia Romana Kendo Viscoli/Vitali/Banchetti
Fighting Spirit
Lapadula – Shudokan
Oltre ai premi curati da noi organizzatori, il Comune di Gradara rappresentato dal Vice sindaco Dott.Caroli e da Filippo Gasperi dell’Ufficio di Segreteria del Comune hanno donato a tutti i premiati una bellissima realizzazione artigianale dell’artista locale Ilario Giardini de “La Bottega dell’artigiano” (info Tel.0541.969620)…
Credits - Marco Ghidoni
ed il DVD ufficiale dell’assedio al castello.
C o m p l i m e n t i ! ! !
Credits - Andrea Santinelli
Credits - Andrea Santinelli
il Remo rimane a casa!!! 🙂
Credits - Marco Ghidoni
Fighting spirit
…ed infine un attestato di ringraziamento per ogni arbitro firmato da tutti i partecipanti alll’evento.
Qui sotto trovate un esempio ancora immaccolato 😉
designed by Giulio Gabbianelli
Nel saluto finale del Dott.Caroli e di Stefano Betti è stato poi ricordato il momento tremendamente difficile che il Giappone sta affrontando a causa del fortissimo maremoto dell’11 Marzo scorso. La profonda emozione di quegli attimi finali del Trofeo hanno reso perfettamente lo spirito che ha mosso il comitato “Un aiuto per i nostri fratelli Giapponesi”…
Terminate le premiazioni ci siamo ritagliati una mezz’oretta di jigeiko con gli arbitri e gli ultimi temerari della giornata. Yeah!!! 🙂
Salutiamo tutti. Siamo alla fine, anzi no!
La fame e la sete ci assalgono e per istinto di sopravvivenza ci dirigiamo verso Fano dove ci attende la cena. Non troverete foto del sayonara party in quanto il tempo trascorso al ristorante è stato speso ad infamare allevatori di carpe, cultori di sushi (con nastro isolante) e latin lover amanti di bastoncini di merluzzo surgelati… No comment…please! 😀 Fortunatamente l’attenzione è stata poi catturata da un uomo/piranha, il caro Francesco che con il suo ipermetabolismo ha imbarazzato anche il Delise più agguerrito! 🙂
Ci accorgiamo dei primi segni di cedimento dopo che il ristorante è praticamente vuoto e qualche testa crolla sul tavolo dalla stanchezza. E’ ora di tornare a casa perchè domani c’è lo stage mattutino. Salutiamo quindi Dorian e Tomaso per la preziosa presenza sperando di poterli rivedere presto.
Domenica mattina la stanchezza si fa sentire e Stefano ci grazia. Studio dei kata e tecnica con shinai per poi concludere con un jigeiko finale!!! 🙂
La passeggiata con “morsodipiadinaalvolo” programmato per visitare il centro storico di Fano, si è trasformata nell’ennesima strafogata di cibo tradizionale in una rosticceria di pesce veramente cool. Coda di rospo, baccalà, brodetto, sarde, pesce spada, spiedini, porchetta di tonno con patate e la mitica moretta con relativa leggenda raccontata da pescatore locale. Cosa chiedere di più al Kendo?
PS: to be continued…