Il Seminario con Ishiyama Sensei è ormai un classico per noi. Vuoi per la preziosa presenza di un Maestro come Ishiyama appunto, vuoi per l’amicizia che ci lega a Dado Brivio ed il suo dojo che organizzano quest’evento, o vuoi per il fatto che in quest’occasione si rivedono persone con le quali si pratica molto bene kendo e non solo, resta il fatto che cerchiamo sempre di portare una nostra rappresentanza in quel di Barberino Val d’Elsa.
Quest’anno sono stati Davide ed Alessio a tornare all’Equinox dopo la bellissima mattinata d’inizio anno che raccontammo qui.
Partiamo dal casello di Cattolica (RN) alle 6.30 prendendocela con relativa calma ed arrivare in tempo per salutare tutti i presenti. Arriviamo e già riconosciamo parecchi amici.
Facciamo la fila per l’iscrizione ed assieme al tagliandino per il pranzo riceviamo un tenugui, omaggio sempre utile!
Come la scorsa edizione, Ishiyama Sensei è accompagnato da Yoneyama Sensei e Ebihara Sensei sempre vigili sui praticanti e gentili nel dispensare consigli .
Sabato mattina lo stage è iniziato con la spiegazione dei suburi mediante l’uso del bokuto, focalizzando l’attenzione su alcuni punti, la postura in primis su tutti. Colpi grandi in avanti e zanshin nel riprendere la posizione. Diverse sono le varianti che propone il Maestro, e sicuramente saranno utili per rompere un po’ lo schema dei classici suburi che conosciamo e che pratichiamo abitualmente.
Dopo questa prima parte, indossiamo il bogu ed il M°Ishiyama c’illustra diverse tecniche, sia d’attacco che di contrattacco da 3 diverse distanze, chika-ma-ai, issoku-itto-no-ma-ai e toi-ma-ai.
Durante le spiegazioni ed i momenti in cui ci vengono mostrati gi esercizi, si nota nettamente una profonda robustezza nel Kendo del Maestro Ishiyama, fatta sicuramente da decenni di Kendo ma non solo. Il fatto che sia un riferimento di primissimo piano per la pratica dell’Itto Ryu nella polizia di Tokyo è sicuramente un elemento non trascurabile. Un men forte, con fumikomi imponente fanno intravedere la presenza dell’Itto Ryu nel suo Kendo.
L’Itto Ryu non può non essere presente in uno stage di questo stipo ed in piccole dosi vengono illustrate alcune tecniche come il colpo principe dell’Itto Ryu, il kiriotoshi che proviamo a coppie con i bokuto.
Non c’è solo la tecnica nello stage mattutino, ma anche kirikaeshi e kakarigeiko come esercizi imprescindibili per costruire solide fondamenta. Accanto al jigeiko ci aspettano diverse serie di aiuchi men per poi concludere con 50 haya suburi. Arriviamo a tavola con una certa fame ed il pranzo a buffet ci sazia a dovere, tant’è che c’è chi si ritaglia qualche minuto per rilassarsi in auto…
La sessione pomeridiana è incentrata sui kata.
I presenti vengono divisi in due gruppi disposti sulle due sale. Un gruppo pratica i Nihon Kendo No Kata e l’altro i Kihon no Kata.
Tutti i kata vengono minuziosamente illustrati e supervisionati dai Maestri, facendoli ripetere più volte cercando di tendere sempre più alla buona esecuzione, almeno dal punto di vista tecnico.
Ishiyama Sensei interviene spesso, spiega, dimostra, illustra, interrompe. Questa sua attenzione deve farci capire che la pratica con il bokuto è di primaria importanza. La stessa cura viene messa da Yoneyama Sensei quando ci spiega i kihon no kata, forme che illustrano tutte le tipologie di tecniche usate nel Kendo ma con una sola variante per tipo.
Giunge al termine la nostra giornata di kendo, quando un kenshi tra noi si avvicina a Yoneyama Sensei con uno iaito e vediamo negli occhi del Maestro la luce.
Prova questo iaito praticando alcuni kata di iaido. Bellissimo!
Ma non finisce qui, anzi…
Nasce un simpaticissimo siparietto che vede protagonista un Ishiyama Sensei che scherzosamente prende lo iaito e fa vedere ai presenti cosa accade se un samurai vede la sua donna passeggiare in compagnia dell’amante…
Indovinate un po’…
Praticare Kendo è bello, praticarlo con Maestri di questo livello lo è ancor di più, ma se si condisce il tutto con un bel gruppo di amici, la miscela è davvero indimenticabile.
Grazie mille all’Ittoryukai Valdelsa per aver organizzato anche quest’anno il Seminario del Chianti, e non possiamo che invitare gli assenti a prendere parte il prossimo anno! 😉