Kendo nelle Marche


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A mente fredda…

Da dove s’inizia per raccontare cos’è successo in un weekend intenso come quello appena passato? Ringraziamo il maestro Hirakawa? O forse prima i partecipanti? Non c’è un ordine, ma preferiamo riportare il nostro pensiero alle origini.

Direi che i primi ringraziamenti devono andare a due persone che in due tempi diversi ci han seguito e spronato. Salvatore Bellisai, che come abbiamo ricordato durante la premiazione di sabato, ha seminato la pianta del Kendo nelle nostre zone e Stefano Betti che ha continuato il lavoro fino a portare il Maestro Hirakawa a Gradara, cosa assolutamente impensabile fino a 6 mesi fa…

credits – Daniel Delapierre

Questa è la premessa. Ma  c’è un prima…

Il weekend precedente Hirakawa Sensei era impegnato ad uno stage a Bologna dagli amici del Seishinkan che a causa della straorinaria nevicata ha tenuto la maggiorparte di noi a casa. Solamente Roberto, determinato come non mai, è riuscito a parteciparvi e dal suo racconto si può considerare notevolmente premiato. Meno di 20 kendoka ed Hirakawa che è abituato a stage da non meno di 100 kendoka. Un lusso quasi irripetibile per uno stage.

E’ proprio in questa situazioni che si può ammirare il Maestro in jigeiko, cosa rara quando invece deve supervisionare “megaseminari” internazionali.

Ogni anno, finito il weekend del Trofeo, siamo soliti fare una sorta di briefing tra coloro che nel nostro dojo curano l’organizzazione dell’evento per capire dove migliorare e scovare criticità. Dobbiamo confessarvi che negli ultimi due mesi abbiamo dovuto fronteggiare parecchi problemi personali e logistici che non ci hanno permesso di vederci come volevamo. Abbiamo lavorato molto attraverso mail, chat, etc. e definito martedì scorso “chiavrebbefattocosa”.

Continue mail di richiesta d’iscrizione giungevano nella nostra casella di posta, molte all’ultimo momento e solo venerdì via skype con Stefano siamo stati in grado di definire in modo abbastanza approssimativo quante pool sarebbero nate con il numero d’iscritti giunti fino alla sera prima. La tensione era molto alta…ma finalmente è arrivato venerdì.

Venerdì 17/02/2012

Arrivato con buon anticipo, vedo già Stefano, Salvatore e Daniel Delepiere nel parcheggio del palazzetto! Entro negli spogliatoi e c’è anche lui, Hirakawa Nobuo, rilassato e sempre con il suo solito sorriso che ti mette subito di buon umore. Iniziamo ad organizzare il palazzetto per le iscrizioni, perchè siamo consapevoli che domani sarà una giornata senza respiro. Sappiamo che alcuni dei partecipanti sono in viaggo e forse riusciranno ad arrivare in tempo per questa sera.

Stiamo per iniziare la lezione e piano piano il palazzetto si popola fino ad avere già da stasera una trentina di ospiti. Personalmente non riesco a godermi a pieno la lezione perchè la testa è già a domani. ma non nascondo che sono molto felice, molto. Siamo già in tanti 😀

Doccia poi cena per rifoccilarci un po’. Ci dividiamo in due gruppi;  chi va a mangiare un boccone nel borgo di Gradara ed altri che invece andranno a mangiarsi una pizza poco distante. Tra questi c’è Hirakawa oltre a Daniel, Fabio Di Chio e Franco Sarra, arrivato con i suoi 3 ragazzi giusto in tempo per cenare con noi ;-).

credits – Peter Tòpic

Chiacchiere, birra e risate caratterizzano la serata, ma dobbiamo andare a riposarci perchè già dalle 8.30 di sabato iniziano i lavori per il Trofeo.

Sabato 18/02/2012

Arrivato prestissimo al palazzetto mi assicuro assieme agli altri che non ci siano problemi, prepariamo i tavoli dei premi ed assieme a Davide e a mia moglie, “volontaria forzata”, iniziamo a fare le iscrizioni.

credits – Marco Sensoli

Uno dopo l’altro rivediamo vecchi amici e ne scopriamo di nuovi che magari conosciamo per nome o solo virtualmente su qualche social network. Bello! Arriva anche Marco Sensoli, amico e fotografo con il quale abbiamo già fatto diverse collaborazioni.

E’ una garanzia 😉

Iscritto dopo iscritto, scopriamo che molti non ci avevano avvisato della loro presenza ed iniziamo a preoccuparci per i tabelloni. Alcuni addirittura verranno solo per la gara. Non nascondiamo che questo ci ha messo abbastanza in difficoltà, tant’è che io e Davide decidiamo di non fare lo stage del mattino e valutare poi se non fare la gara e rimanere con Stefano a modificare tutti i tabelloni. Facciamo la foto di rito nella quale mancano ovviamente coloro che sono arrivati nella tarda mattinata ed oltre.

credits – Marco Sensoli

Nel frattempo Giulio, che a causa di imprevisti dell’ultim’ora, ha dei problemi nel partecipare alla gara, riesce in extremis a fare sia da padrone di casa nel saluto inziale che le veci di Stefano in qualità di traduttore della “multilingua” del M° Hirakawa :D.

credits – Marco Sensoli

S’inizia proprio dalla base sul come impugnare la nostra spada, ed è bello vedere da foto le decine di shinai rivolte verso l’alto…

credits – Marco Sensoli

si fanno esercizi sulle 8 direzioni del taglio della spada tradizionale giapponese ed Hirakawa Sensei usa il bokken per rivedere nel dettaglio alcuni concetti sull’impugnatura e tenouchi.

credits – Marco Sensoli

Lascio Stefano lavorare in pace sulle pool per sbirciare la lezione facendo qualche piccola ripresa, la curiosità di vedere almeno qualche frammento dello stage è troppa…

Continuo ad osservare da fuori lo stage ed è bellissimo. Ridendo e scherzando sono quasi le 12 e scopriamo che le pool degli incontri individuali sono ben 22! Facciamo una botta di conti e dobbiamo arrenderci al fatto che, nonostante gli shiai-jo quest’anno siano 2, per la gara a squadre non possiamo fare anche le pool; andremo direttamente ad eliminazione diretta. Probabilmente il prossimo anno dovremo rivedere la scadenza e rifiutare le iscrizioni dell’ultimo secondo prima della gara. Lo stage termina, Stefano spiega le tempistiche della gara, e portiamo il nostro regalo al Maestro :-).

Una tuta dell’Italia personalizzata con il suo nome.

credits – Marco Sensoli

Dalle quantità di volte che ci ha ringraziato fino a domenica, possiamo dedurre che l’abbiamo apprezzato molto 😀

Posizioniamo il tavolo dei premiazioni ed il Maestro è attirato dal nostro trofeo, il mitico remo realizzato da Giulio. Gli spieghiamo che nel remo, verranno incisi i vincitori a squadre ed individuali. L’osserva, lo studia, sembra apprezzare molto l’idea.

credits – Marco Sensoli

Filippo e Roberto fanno da guida agli ospiti per il pranzo mentre io, Giulio, Marco, Davide e Silvia del Seishinkan di Bologna lavoriamo per la preparazione degli shiai-jo…

credits – Marco Sensoli

Alcuni ritardi accumulati a tavola, ci danno quei minuti importanti per chiudere le pool e posizionare i tabelloni. Con il passare delle edizioni e dopo aver parlato con gli istruttori ed arbitri, capiamo che il nostro Trofeo è una sorta d’iniziazione alle gare per molti praticanti. Qui diversi kendoka s’avvicinano alle gare e questo, da un lato ci fa molto onore, e dall’altro ci responsabilizza. Non è infatti una novità che molti kendoka rimangono un po’ colpiti dall’approccio agonistico dei più esperti e si allontanano credendo che la parte del Kendo relativa alla competizione non sia importante, cosa assolutamente non vera! Se avete apprezzato il clima gioviale presente nel palazzetto, dobbiamo ringraziare voi tutti, ma proprio tutti tutti, dagli arbitri ai praticanti che si danno pacche sulle spalle prima della gara, se le danno di santa ragione, e poi altra pacca sulla spalla a fine incontro, ridendo e scherzando su com’è andata :D. Grazie ancora dal cuore.

Noi da fuori, contiamo quasi 90 presenze e siamo piacevolmente sorpresi!

credits – Marco Sensoli

Siamo consapevoli che molti sono venuti per incontrare il M°Hirakawa in un contesto più intimo dei grandi eventi federali, ma siamo contenti lo stesso visto che altrettanti sono venuti (ahinoi) a trovarci solo per la gara.

Pronti, attenti e via! S’inizia!

credits – Marco Sensoli

credits – Marco Sensoli

Noi di Shingen facciamo da vigili urbani nell’indirizzare i ragazzi nel giusto shiai-jo, spiegargli come entrare e salutare nell’area di gara, mettere il nastro del colore corretto e soprattutto dargli una pacca sulla spalla per rilassarli 😉

credits – Marco Sensoli

Tutti se “le danno e le prendono di santa ragione”, ci sono alcune sorprese, visto che gradi alti escono con kyusha, ed il bello dell’ippon shobu è proprio questo 🙂

credits – Marco Sensoli

La gara scorre bene e raggiungiamo la finale individuale e squadre agevolemente. Queste due finali verranno svolte in un unico shiai-jo, una dopo l’altra. Danilo Lucantoni (Shudokan Roma) e Jacopo Garzonio (CUS Verona) si preparano e danno vita ad un intenso incontro dal quale ha la meglio proprio Jacopo.

Il caso vuole che i due si reincontrino nella finale a squadre tra Shudokan Roma (Traini/Ricciuti E./Lucantoni) e la squadra Ronin1 (Zioutas, Garzonio, Paterlini).

E’ la squadra di Roma ad avere la meglio!

Dopo 4 ore giungiamo alle premiazioni per le quali dobbiamo ringraziare Raffaella :-). Per poter realizzare a mano le bellissime medaglie, la nostra Raffaella ha collaborato con la Linda Pazzaglia (la Bottega artigiana di Linda Pazzaglia (Strada Nazionale 198/a Cappone di Colbordolo cell.3333586610).

Ed ecco allora i risultati finali!

Squadre

1° Classificata – Shudokan Roma(Traini/Ricciuti E./Lucantoni)

2 Classificata – Ronin1 (Zioutas, Garzonio, Paterlini)

3° Classficata – Mugen Como (Gabaglio, Gaspa, Galli)

3° Classficata – Ittoryu Kai Firenze1 (T.Cambi, C.Cambi, Basile)

Individuali

1° Classificato – Garzonio – (CUS Verona)

2 Classificato – Lucantoni – (Shudokan Roma)

3° classficato – Traini – (Shudokan Roma)

3° classficato – Gregor Plevnik  (Shubukan Ljubljana)

Fighting spirit

C.Roure (Ken Shin Kan Valence) e Gregor Plevnik  (Shubukan Ljubljana)

L’assessore Stramigioli con il quale abbiamo collaborato durante questi mesi, oltre a premiare tutti i vincitori, ha consegnato una speciale medaglia al M° Hirakawa realizzata anch’essa da Raffaella assieme a Linda Pazzaglia.

credits – Marco Sensoli

Dopo la foto di gruppo con i premiati e non, corriamo a mettere le gambe sotto al tavolo per il sayonara party.

Il locale è grande e c’è molta gente, musica e cibo. il M°Hirakawa parla a tavola della gara; nonostante il livello non sia stato altissimo è stata molto animata.

Sia lui che gli altri arbitri ridono e scherzano e questo è uno dei premi più belli per noi.

Domenica 19/02/2012

Lo stage di questa mattina è uno dei più formativi mai avuti. il M°Hirakawa ci mostra tutte le tecniche possibili in tutte le direzioni possibili. Una cosa folle! Vedo gli sguardi perplessi tra i praticanti e rido sotto il men, cerco di non trovarmi le mani intrecciate e mi diverto e penso…Quant’è bello il Kendo! 😀

Ma in fondo praticare Kendo è la scusa per stare bene, assieme agli altri, anche fuori dalla palestra, e grazie al nostro Davide (Hachidan di food & beverage) ci dirigiamo verso il porto di Gabicce per farci una bella mangiata di pesce presso il Ristorante la Cambusa. Hirakawa vede il mare ed è felice. Ci divertiamo a suon di battute, massime e aneddoti.

Il tempo è tiranno, soprattutto quando si sta bene, dobbiamo salutarci. Ma è solo un arrivederci alla prossima edizione 😉

Desideriamo fare un ringraziamento particolare a Dany Delapierre (Presidente ABKF) e sua moglie venuti appositamente dal Belgio oltre a tutti gli arbitri in ordine assolutamente casuale: Stefano Betti, Franco Sarra, Fabio Di Chio, Salvatore Bellisai, Tomaso Boscarol, Dorian Pungetti, Bernardo Cipollaro e Leonardo Brivio oltre a Peter Tòpic che non ha praticato ma è comunque venuto a trovarci dalla Slovenia.

Il resto delle foto le trovate nel nostro profilo flickr

Abbiamo molto materiale che forse utilizzeremo per altri post… 😉


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Lubiana 2011 – Intervista a Hirakawa Sensei e Stefano Betti

Vi ricordate il report del seminario di Ljubljana? In rete abbiamo trovato un’intervista fatta a Nobuo Hirakawa Sensei (8°dan kyoshi) e Stefano Betti in occasione proprio di quel bellissimo stage.

Vogliamo ricordare a tutti i nostri lettori che il M°Hirakawa sarà presente al 4° Trofeo dell’Adriatico che si terrà nel weekend  dal 17 al 19 febbraio 2012. Prendete nota, noi siamo già al lavoro per organizzare al meglio questo evento! 😉


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From Bedollo to Ljubljana

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In occasione del 3° trofeo dell’adriatico, e poi in un allenamento con Livio Lancini a Bologna organizzato dagli amici del Seishinkan, avevo avuto modo di sentire gli ottimi feedback riguardo il seminario di Bedollo.

Dopo il bel seguito avuto dalla presentazione relativa ad eventi privati fatta come esperimento con il seminario con Chiba Sensei a Roma, abbiamo proposto allo stesso Livio di raccontarci i retroscena di questo seminario che trovate in un interessante articolo a questo link.

Parallelamente però avevo già messo in programma da parecchio tempo un altro evento al quale non avevo mai partecipato a causa di imprevisti dell’ultima ora, il tradizionale seminario di fine Agosto organizzato dalla Federazione slovena con la collaborazione della Federazione belga.

L’unica soluzione è stata quella di partecipare alla prima giornata del BU TOKU MU KYO per poi spostarmi verso la Slovenia. La sfortuna ha voluto che il M° Tani non ha potuto guidare il primo allenamento del seminario, ma ho apprezzato tantissimo sia i 2 suoi eccezionali assistenti, Negishi e Ushioda, che la location incredibile.

Un piccolo paesino immerso tra il verde delle montagne trentine non poteva essere che spettacolare.

Credits – Lionardo0051

A conferma di quanto detto da Livio, la palestra aveva un fondo nato per il fumikomi, donava una certa intimità.

L’allenamento è stato incentrato sull’importanza di mantenere una postura corretta in tutte le fasi del colpo e, considerando che erano ben 2 mesi e mezzo che non praticavo, non ho “sofferto” oltre le previsioni.

A costo di ripetermi, dico che quelle poche ore passate in quel piccolo paradiso di montagna mi hanno stuzzicato l’appetito per tornare…

Il programma però era quello di spostarci (io e la mia signora) in direzione Slovenia, e così è stato…

Non appena raggiungiamo Lubiana, la quantità di caldo ci spinge in una simpatica spa e ci rilassiamo mentre Davide, Roberto e sua moglie Nao, fanno l’alzataccia per poter visitare in tempo le bellissime grotte di Postumia ed il magico castello di Predjama.

L’ostello DIC convenzionato con lo stage è pieno di ragazzi e c’è una bellissima atmosfera; l’accesso wi-fi ad internet ci consente di poter studiare bene la città e scoprirne a pieno il suo appeal. Di notte è molto affascinante e la cena vicino al canale è d’obbligo. Davide è una garanzia per scovare ristoranti anche in trasferta e ci affidiamo giustamente al suo fiuto con ottimi risultati. La mattina seguente facciamo di nuovo i turisti per poi tornare al riposo in vista della prima lezione del seminario che è serale

Rimaniamo colpiti dall’enorme palestra dove si sarebbe svolto da lì a poco il weekend all’insegna del Kendo.

Era dal Kengeiko del 2006 tenutosi a Ferrara che non vedevo il M° Hirakawa; appare in forma, sempre con quel suo sguardo affabile che ne cattura la simpatia.

credits – Kendo Seminar Slovenia Staff

Come molto spesso accade, cerca di trasmettere il messaggio che il Kendo non è forza muscolare ma scioltezza, relax, e punta ad esprimerlo attraverso una quantità impressionante di tecniche, mostrando molte delle possibili varianti, facendoci sentire in alcuni casi impreparati nel poter replicare il tutto. Se si è abituati alla classica, ma pur sempre efficiente, lezione in cui si studia volta per volta la tecnica che il Maestro di turno illustra, si può rimanere disorientati di fronte a questo suo modo di spiegare. Personalmente mi piace molto e grazie anche al mio compagno di pratica riesco a provare comodamente tutto o quasi quello che Hirakawa Sensei ci propone illuminando quella strada del Kendo che Il Maestro ama chiamare “the big road with no gate”…

E’ bello vedere quanto ancora il Maestro desideri far apprendere ai kendoka che ha attorno, chiedendo costantemente loro di avvicinarsi, con il rischio di oscurare la visuale a chi rimane dietro, ma l’attenzione verso gli altri risolve questo piccolo inconveniente semplicemente mettendosi in seiza.

credits – Kendo Seminar Slovenia Staff

Dopo essersi assicurati che le braccia non si siano intrecciate :-), c’immergiamo in un jigeiko finale che chiude la prima lezione. Tutti sotto la doccia per fare il checkup sulla nostra incolumità dopo la lunga pausa estiva…

Facciamo tardi ma scoviamo in un vicolo un simpatico ristorante e la nostra comitiva si rifocilla prima di tornare in ostello di corsa a causa di un’improvvisa pioggerella estiva.

Troviamo il modo di fare amicizia con i ragazzi belgi e scambiare qualche chiacchiera con gli amici di Bologna e Como assieme al caro Salvatore che non vedevamo da tempo.

La colazione che Gabriele ci aveva annunciato sarà fondamentale per la giornata di sabato. La “big road” si allarga sempre di più ed il tema del seminario è sempre lo stesso: le possibilità d’attacco sono tantissime, non precludiamoci nulla.

Anche se la foto qui sotto può sembrare come uno sterminio, non è altro che uno dei rarissimi momenti di relax concessi durante lo stage.

credits – Kendo Seminar Slovenia Staff

Ahimè, giunto quasi a fine mattinata subisco un piccolo infortunio all’alluce sinistro che mi mette KO e grazie all’infermiera presente al seminario limito un po’ i danni, ma vengo costretto allo stop ed al mittori geiko

Il pranzo nella struttura ci sfama senza appesantirci più di tanto anche se il prato antistante la palestra usato anche per asciugare gi e hakama…

è un invito irresistibile  e… cediamo! 😀

Nel pomeriggio si alza ulteriormente il livello di complessità tecnica per poi terminare con un tutti-contro-tutti simpaticissimo ma molto impegnativo, e poi gruppi da tre per shiai e jigeiko finale.

Ad allenamento concluso ed alla foto di gruppo, i miei due cari compagni trovano il tempo di farsi immortalare assieme al Maestro Hirakawa.

Doccia e corriamo in ostello per recuperare le consorti e goderci il sayonara party proprio lungo il fiume di fronte alla palestra. Ci troviamo allo stesso tavolo del M°Hirakawa che si mostra molto disponibile nello scherzare fino al punto di battere le mani a tempo per farmi cantare un’improbabile “O’sole mio”… richiesta tempestivamente dribblata :D. Ecco a cosa serve il Kendo!!! 🙂

Grazie a Nao che fa da interprete riusciamo a conversare molto bene e cordialmente con il Maestro che ci racconta di lui e dei suoi impegni sia kendoistici che professionali. Ci anticipa che sarà di nuovo in Italia a fine anno e che forse… no, non aggiungiamo nulla… meglio essere scaramantici!

La cena deliziosa del sayonara party termina, ma sia noi che gli amici di Bologna e Como abbiamo voglia di vivere la notte di Lubiana e partiamo per un giro in centro. Semplicemente bellissima. Molto attiva e viva.

La mattina salutiamo tutti per rientrare perchè il lavoro incombe inesorabilmente…

Concludendo, si può affermare che questo seminario è adatto davvero a tutti. Lubiana offre molto ed i kendoka che partecipano a questo stage entrano subito in sintonia con lo spirito di amicizia che la federazione slovena emana verso i partecipanti. Per quel che riguarda il Kendo vissuto in questo weekend, non c’è altro d’aggiungere alla garanzia che Hirakawa Sensei rappresenta. Un must.

Altre foto le trovate qui.