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Il piacere del praticare si rinnova ogni volta che ci si incontra con nuove visioni, concetti, essenze.
Per la prima volta a Bari, abbiamo avuto lo scorso weekend nel nostro dojo un keiko intensivo guidato da Maurizio Ricci 4 ̊dan coadiuvato da Enrico Rinaldi 2 ̊dan, entrambi dell’Accademia Romana Kendo, i quali hanno accettato volentieri il nostro invito.
Il tutto si è svolto nel nostro dojo di pratica quotidiana, un piccolo luogo dove sta cominciando a crescere un gruppo di appassionati, con la passione che tutti noi abbiamo in comune per il Kendo.
Al keiko erano presenti i miei amici di pratica: Roberto, il quale sostiene ogni iniziativa, ma anche i ragazzi come Antonio, Davide, Saverio e Gianmaria, i quali non avevo vissuto nessun keiko condotto da un ”esterno”.
Era sopratutto la prima volta che si affacciano ad un approccio molto diretto come quello di Maurizio, con il quale abbiamo rivisto la metodologia di approccio alla pratica.
Maurizio ha mostrato come far partire un keiko dal taiso, dal kirikaeshi e dall’uchi-waza. Senza addentrarci troppo nello specifico su ciò che abbiamo fatto, preferisco evidenziare quanto dopo quest’ulteriore esperienza, la cosa che più ci ha colpito è la bellezza del Kendo, del praticare senza caricarsi di troppi elementi su cui focalizare l’attenzione, ma anzi concedere la possibilità ai praticanti di lavorare con intensità e con pazienza senza troppa pressione.
Vorrei ringraziare ulteriormente tutti gli amici presenti a queto allenamento per auspicare che il tutto possa rinnovarsi con la stessa voglia di sempre, e per crescere costantemente.
Nicola Stringano
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