Nel tour di quasi un mese in Italia di Asami Yukata Sensei, c’era in programma per questo weekend anche il seminario di Kendo organizzato dagli amici dell’Hekisuikan Rimini e Shinken Ravenna.
In realtà, grazie all’ospitalità dei ragazzi di Rimini, abbiamo avuto l’opportunità di fare un “pre-stage” la sera precedente il seminario nel bellissimo dojo presso il Fysiodinamik Center.
Conosciamo Asami Sensei già da altri seminari, e la cosa che apprezziamo particolarmente del suo Kendo, è la capacità di essere profondamente didattico nelle spiegazioni. Questo suo approccio consente anche a persone nuove alla via della spada di avvicinarsi senza alcun tipo di timore.
E’ un Kendo dolce ma deciso, divertente ma rigoroso.
Assieme al M°Asami, a San Marino era presente anche Livio Lancini, responsabile sviluppo tecnico della nostra federazione, che conosce il Maestro da tantissimi anni!
Bellissima inoltre la palestra scelta dagli organizzatori, con un fondo in parquet perfetto per far suonare il fumikomi come un concerto di taiko :D.
Venendo allo stage, anche se non particolarmente duro dal punto di vista fisico, ha toccato diversi aspetti e diversi livelli.
Come detto precedentemente, lo stage è stato strutturato su diversi piani, dalle tecniche base a quelle avanzate ma sempre con un focus sul metodo, sulle metafore, sull’immaginazione. Si, proprio sull’immaginazione! Asami sensei ha ripetutamente associato tecniche di Kendo a movimenti decisamente lontani dal nostro modo marziale.
Questo modo d’illustrare le tecniche, riportato anche dallo stesso Maestro in diversi libri sul Kendo, ha totalmente rimosso quel senso di carica aggressiva che in alcuni casi, l’enfasi di avere uno shinai in mano può far emergere inconsciamente. Massaggiare il compagno con veloci colpetti sul trapezio per sciogliere i polsi, usare il tenugui ben piegato e posizionato nel kensen come bersaglio da colpire mentre lo si fa cadere a terra, sono stati solo alcuni degli episodi simpatici ma didattici di questo seminario.
Se accanto a questo si considera poi l’ormai consueta affabilità del M°Asami, si fa presto a capire da dove proveniva il senso di rilassatezza e scioltezza che ha consentito la pratica degli esercizi quasi senza rigidità del corpo.
Ovvio che poi, durante il mawarigeiko e jigeiko finale, il tutto si è complicato, ma è stato molto interessante il metodo che crediamo possa ogni tanto far parte degli allenamenti settimanali che abbiamo tutti noi kenshi italiani nei rispettivi dojo.
Abbiamo avuto modo in passato di pubblicare qualche stralcio di un altro seminario in un post dove il M°Asami illustrava diversi esercizi propedeutici alla corretta pratica del Kendo.
Trovate tutto al seguente link
https://kendonellemarche.wordpress.com/2013/08/11/asami-yukata-al-skc/
Grazie di nuovo al M°Asami, M°Lancini ed agli organizzatori per questa bellissima opportunità!