Kendo nelle Marche


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Da Pesaro a Porto San Giorgio

IKENDENSHIN - Kendo Pesaro

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Prima della fine dell’anno, iniziato a Settembre nel nuovo dojo di Pesaro, volevamo sottoporre i nuovi arrivati ad un esame interno, per verificare se i primi passi erano nella giusta direzione.

Volevamo farlo condividendo quest’esperienza fuori dal nostro solito luogo di pratica, senza troppa pressione ma con un bell’ambiente…

Quale miglior occasione se non all’Umi no kenshi?!

Tra noi ed i ragazzi di Porto San Giorgio ci si conosce ormai da diversi anni, attraverso i quali è cresciuto un rapporto di amicizia e stima.

Tra una chat su skype, un sms ed un paio di telefonate abbiamo definito senza troppi problemi come organizzare la serata di ieri.

Un allenamento riepilogativo seguito da un mawarigeiko, per chiudere infine con gli esami fino al 2° kyu per ben 9 kendoka!

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Nonostante l’emozione tutti hanno brillantemente superato la prova meritandosi la pizza post kendo in pieno spirito “daini dojo

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Kendo Finder

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Il rapidissimo sviluppo dei social network e di piattaforme web ha raggiunto anche il Kendo!

Oggi vi presentiamo un progetto ancora in versione beta denominato “Kendo Finder“.

In sostanza, questa community è un motore di ricerca di dojo ed eventi che riguardano le discipline di Kendo, Iaido e Jodo.

Chiacchierando via mail con i ragazzi che fanno parte dello staff di Kendo Finder, abbiamo scoperto che quest’interessante progetto nasce da professionisti dell’Information Technology ed appassionati kendoka della vicina Podgorica in Montenegro.

Chi conosce “trip advisor” troverà sicuramente delle similitudini, in quanto anche su Kendo Finder ogni utente regolarmente iscritto ha la possibilità innanzitutto di cercare il dojo più vicino ad uno specifico indirizzo, e poi di recensirlo a favore della comunità.

Compilando almeno uno dei 3 campi che vedete nell’immagine, vi troverete sulla mappa le posizioni dei vari dojo od eventi a cui poter partecipare.

Cliccando poi sulle relative icone comparse nella mappa, avrete accesso alla pagina in cui potrete mettervi in contatto con il riferimento del dojo che vorrete visitare compilando il form “Contact Post”.

Sono già presenti diversi dojo in Italia e noi abbiamo provveduto ad inserire anche il nostro con le attuali due sedi di pratica di Pesaro e Fano.

Cliccate nelle immagini sottostanti 😉


Kendo Finder Fano

Kendo Finder Pesaro

Nonostante vi siano ancora alcuni miglioramenti tecnici da fare, vale sicuramente la pena iscriversi per alimentare un sistema che supporterà senza dubbio il desiderio di interscambio tra i vari kenshi ed i rispettivi dojo.

Se ci avete conosciuto, ed avete piacere di dire la vostra, andate ai seguenti link e recensite il nostro dojo. Noi abbiamo già iniziato a farlo per i dojo che abbiamo visitato 😉

http://kendofinder.com/post/ikendeshin/

http://kendofinder.com/post/ikendenshin-fano/


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Budogallia

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Oggi torniamo dopo diverso tempo a raccontare in senso stretto il Kendo nelle Marche, e più precisamente a Senigallia (AN).

L’evento in oggetto s’inseriva all’interno dell’iniziativa Budogallia, una rassegna promozionale di arti marziali che spaziava dall’aikido fino al karate passando dalla naginata fino al nostro amato Kendo, e tanto altro!

I nostri amici di Chiaravalle dell’ATM Hagakure non si sono quindi fatti sfuggire l’occasione per introdurre il Kendo in questa manifestazione, organizzando un particolare allenamento organizzato dal loro tutor Luigi Rigolio al quale hanno partecipato numerosi kendoka da Cesena, Ravenna, Rimini, Pesaro, Fano, Chiaravalle, Porto San Giorgio.

budogallia kendo senigallia pesaro

La lezione, inizialmente pensata all’interno di un progetto biennale di sviluppo del Kendo nella nostra regione da parte della nostra federazione, è stata poi in seguito organizzata a livello privato.

Il programma pensato da Luigi Rigolio, responsabile tecnico di Kendo e Jodo del Kenzan e viceresponsabile tecnico della CIK, era quello di mostrare i vari aspetti su cui fare attenzione per strutturare una lezione di Kendo, facendo particolare attenzione a tutti i presenti, ponendo quindi come primo obiettivo il coinvolgimento di tutti i praticanti, sia essi neofiti che esperti.

L’allenamento è stato introdotto da una prima breve parte teorica in cui venivano illustrati sia gli obiettivi da porsi a livello personale, che di dojo. Sono stati fatti inoltre alcuni accenni sull’importanza di curare attentamente gli aspetti prettamente burocratici/amministrativi e come pianificare al meglio l’allenamento. Quest’ultimo, è stato il punto sul quale il M° Rigolio ha incentrato l’intera giornata di ieri.

Secondo le indicazioni ricevute ci è stato evidenziato quanto sia fondamentale dosare nella giusta misura le varie fasi di una lezione tipo. Quindi fare un buon riscaldamento, seguito da suburi classici, per poi lasciare una buona parte del tempo per fare kihon, ed infine uchikomi e jigeiko. Spendere molto tempo sui suburi fa sì benissimo a chi è già entrato con il cuore dentro il mondo del Kendo, ma è abbastanza “noioso” per chi impugna da pochissimo lo shinai. Oppure, dedicare all’uchikomi un’ora potrebbe arrecare danni fisici a chi non atleticamente ben preparato. Questi sono solo alcuni degli esempi che si possono fare per spiegare il perchè di una buona distribuzione delle varie parti di un allenamento.

Ogni fase quindi, in funzione del livello dei praticanti presenti,  dev’essere ben calibrata per tenere alta l’attenzione, non annoiare i neofiti con troppi dettagli, e cercando d’identificare principalmente pochissimi punti su cui lavorare tutti assieme.

Rigolio, coadiviuato da Daniele Ballardini e Giovanni Fresa da Ravenna oltre a Paolo Benedettini da Livorno, ha inoltre sottolineato un punto che riteniamo molto importante e che desideriamo sottolineare. Il miglior supporto che possiamo offrire ad un kenshi meno esperto di noi è quello dell’esempio. L’esempio e null’altro. Mostrare, quando è il proprio turno, il miglior kendo possibile è il massimo che possiamo fare per il nostro compagno, e quindi possiamo fare tranquillamente a meno di spiegazioni a voce sui tanti dettagli da curare durante la pratica. E’ infatti totalmente controproducente evidenziare cosa non va bene, soprattutto se ciò va oltre i pochi punti che ci si è prefissati di migliorare ad inizio allenamento. Le correzioni continue di fatto possono scoraggiare il neofita fino a farlo sentire inadeguato al Kendo.

Questo modo di porsi è stato ben assimilato a nostro avviso da tutti i praticanti, ed i risultati si sono subito raccolti già nella parte pomeridiana della giornata, dove oltre ad esercizi sul do abbiamo fatto una buona parte di jigeiko libero in cui tutti hanno trovato il modo di potersi confrontare con i presenti.

Concludendo, nonostante certi dettagli erano già presenti nel nostro modo di vivere il Kendo, aver dedicato del tempo sull’analisi della struttura di un allenamento, è stato molto interessante e sarà sicuramente uno stimolo in più per rendere quanto più proficuo possibile il nostro keiko all’interno del dojo assieme ai nostri compagni.


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Auguri a noi!

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E’ già passato un anno da quando abbiamo intrapreso il nuovo percorso con la scuola di kendo che abbiamo chiamato IKENDENSHIN.

credits – crystalpiuer

Grazie a tutti quelli che hanno incrociato le shinai con noi venendoci a trovare nei dojo di Pesaro e Fano, al Trofeo dell’Adriatico di Gradara oppure negli stage a cui abbiamo partecipato.

Ora prepariamoci a tifare gli atleti della nazionale che tra pochissimo saranno impegnati al 26° EKC!