Partiti con i ragazzi juniores conquistando un bellissimo fighting spirit con Alberto Sozzi, abbiamo sofferto e poi gioito immensamente per la vittoria a squadre femminile!
credits – CIK
Il sabato, giornata dedicata al torneo a squadre maschile, l’abbiamo passato incollati al canale streaming cercando tra i vari shiai jo i nostri ragazzi che con una tenacia da leoni hanno replicato alle donne conquistando il tetto d’Europa. Stradominio!!!
credits – CIK
Ieri era la volta degli individuali, sia maschili che femminili, ed anche li non siamo riusciti ad evitare medaglie, sia in un torneo che nell’altro. Infatti, Serena Ricciuti e Dario Baeli hanno messo piede nel podio con il bronzo.
credits – CIK
Non sappiamo se il Kendo italiano abbia mai raggiunto un livello agonistico cosi alto in passato, ma siamo assolutamente certi che questo gruppo è entrato nella storia.
Grazie infinite!!
PS: ci sono rumors per cui è stata avviata una class action per citare in giudizio la nazionale per danni cardiaci a centinaia di appassionati di Kendo.
PS1: si vocifera che i diplomatici italiani e francesi stiano trattando il rientro della Gioconda…
Beatrice è la fotografa che ha collaborato con noi al 6° Trofeo dell’Adriatico. Le sue bellissime foto sono disponibili qui.
Prima del 15 febbraio scorso, Beatrice non aveva mai visto dal vivo il Kendo, e nell’ottica di capire come viene percepita la nostra disciplina, abbiamo chiesto quindi di farci avere una sua impressione su cos’ha colto di questa bellissima arte marziale.
credits – Beatrice Palma
Ecco cosa ci ha scritto…
Ho avuto l’ opportunità di passare una intera giornata a contatto con praticanti di questa disciplina durante il 6° Trofeo dell’Adriatico ed ho cercato d’immortalare con la mia macchina fotografica gli aspetti che più mi hanno colpita. E’ stata una esperienza nuova per me in quanto prima di questa occasione avevo solo poche volte sentito nominare quest’arte marziale più che altro seguendo su facebook Alessio Nicolini, per il resto non ne sapevo assolutamente nulla.
Che dire, l’aspetto che colpisce subito è quello per così dire “scenico”. L’armatura indossata dai praticanti ha sicuramente un forte fascino e per chi non ha mai visto da vicino una manifestazione come quella di Gradara o comunque un “combattimento” (di qui in poi mi si perdoni per i termini probabilmente non corretti!!). Si è subito catturati ed invogliati a guardare cosa faranno questi “guerrieri” nascosti dietro questi abiti così particolari. E….che cosa fanno?…Beh, combattono!! La parola potrebbe suggerire un’idea di violenza, oppure far pensare ad un contatto aspro tra i contendenti. Osservando i ragazzi a Gradara per tutto il giorno, questa vaga idea che poteva aver attraversato la mia mente è stata spazzata via. Ed è proprio questo aspetto che mi ha piacevolmente colpito: la disciplina, il rigore, il rispetto delle regole, il rispetto dell’avversario. Un rispetto rigoroso, senza eccezioni. Insomma, la scoperta è stata proprio questa: vedere degli individui affrontarsi con delle spade senza mai incorrere in un contatto violento o forte. Per cercare di rendere più chiaro il mio pensiero, direi che è stato come osservare un elefante passare in un labirinto di bicchieri di cristallo senza romperne neanche uno!! Per me è questo il fascino di questa disciplina: il controllo, il potere della mente. Il corpo ha un controllo perfetto e anche le urla di chi combatte sembrano ordinate e pur rompendo il silenzio che regna durante il “combattimento”, non sono mai urla scomposte….quello che resta impresso alla fine, almeno per me, è il silenzio tra un urlo e l’altro e in alcuni momenti di “raccoglimento” generale. Abituata per tanti anni a frequentare palestre rumorose, vedere tante persone tutte insieme che, al comando, senza bisogno di richiami, sono in grado di tacere e ritirarsi dal mondo in un momento di concentrazione mi ha fatto una certa impressione.
Assuefatti e forse rassegnati come siamo, specialmente nel nostro paese, alla confusione, alla routine frenetica, alla mancanza di rispetto, non posso che pensare che diffondere una disciplina come questa sia un bene, specialmente per i ragazzi nelle scuole.
Colgo l’ occasione per complimentarmi con tutti i partecipanti alla manifestazione di Gradara per l’ impegno e la passione che hanno mostrato per il Kendo e per l’ ambiente cordiale e rispettoso che hanno creato quel giorno. Auguro a tutti di raggiungere risultati sempre più gratificanti e di essere sempre più numerosi a queste manifestazioni!! Buon Kendo a tutti!!
Dopo gli All Japan Kendo Championship, torniamo nelle Marche per raccontarvi un progetto che il nostro Dojo Ikendenshin sta portando avanti grazie ad una sensibilità ed attenzione incredibile del Professore Stefano Annibalini, insegnanti di scienze motorie della Scuola A. Olivieri di Pesaro.
Il Prof. Annibalini ha giustamente a cuore che i suoi ragazzi pratichino sport, che non siano intrappolati davanti la TV od il computer.
Fare sport infatti è importante, ancora più nella fase adolescenziale. Ecco quindi il contesto in cui il Kendo si colloca all’interno delle scuole medie inferiori.
Proprio ieri, ha infatti avuto luogo il primo di una serie di appuntamenti de “Il Kendo a Scuola“, progetto unico nelle Marche e non solo, per il quale abbiamo fatto un’intensa campagna promozionale sia in Radio che nelle TV locali.
Vi confessiamo che il gran lavoro fatto per promuovere e divulgare il kendo nel nostro territorio mediante le varie dimostrazioni, ci ha (ahinoi) limitato moltissimo il tempo per poter uscire dal dojo e frequentare gli stage organizzati da amici. E’ un “sacrificio” che dobbiamo fare per costruire basi ancor più solide del passato, ma contiamo di recuperare al più presto, sperando di incontrare comunque quanti più amici possibile il prossimo 15 e 16 Febbraio a Gradara in occasione del 6° Trofeo dell’Adriatico!
Tornando all’intensa giornata di ieri, assieme a Davide ci siamo fatti trovare nella palestra della Scuola pronti, sia con tare che do; vi lasciamo immaginare le facce di questa ragazzi che già qualche settimana chiedevano con insistenza al loro professore cosa mai fosse il Kendo…
Vederli fare a gara per cambiarsi il prima possibile e sentirli urlare negli spogliatoi frasi del tipo “che figata!”, ci ha fatto subito scattare una risata divertita :D.
A Davide il compito di riscaldarli a dovere e farli entrare in “clima Kendo”.
Spiegazione veloce di ashisabaki, impugnatura corretta dello shinai, e via di corsa a colpire urlando a più non posso!! 😀
E’ stato particolarmente simpatico vedere che questi ragazzi così energici ed iperattivi, alla nostra richiesta di “urlare a più non posso” si siano letteralmente calmati. Quasi il Prof. faceva fatica a credere ai suoi occhi (…ed alle sue orecchie!).
Un’intera mattinata passata in questi ambienti ci ha donato tantissimo, sotto diversi punti di vista.
In cuor nostro, speriamo d’aver ripagato almeno l’1% dell’energia che questi baldi giovani hanno trasmesso a noi…
Sabato prossimo replicheremo, mentre altri interessanti progetti stanno prendendo forma 😉
PS: ci sono persone speciali che vanno ringraziate per aver dato uno slancio importante affinché questo progetto si concretizzasse. Lo faremo in privato, davanti ad una birra.
Indovinello: chi è tra i Maestri della seguente foto che era presente alla splendida iniziativa del Gemellaggio degli amici di Bologna con il Rakushikan e nel ristorante africano ci deliziò di una bellissima dimostrazione di Shodo? 🙂