Kendo nelle Marche


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“Che la forza sia con voi”

E’ stato il nostro messaggio di augurio ai ragazzi dell’Ittoryukai Valdelsa, che con un allenamento mattutino seguito da un bellissimo pranzo in una azienda agricola hanno voluto inaugurare appunto il loro dojo.

Con enorme ritardo scriviamo questo post riguardo la bellissima giornata trascorsa in terra toscana con i nostri amici lo scorso 9 giugno.

La partenza decisamente mattiniera non ci ha messo al riparo da tutti gli imprevisti. Peccato infatti che che il nostro viaggio sia stato rallentato da un incidente ed abbiamo potuto fare solo l’ultima mezz’ora di jigeiko, il giusto sforzo per stuzzicare la fame :-).

Eh sì perché il programma prevedeva sì l’allenamento con breve dimostrazione dei fortissimi bambini, ma anche un pranzo nell’azienda agricola Officinalia di Pancole, S.Gimignano.

Semplicemente spettacolare.

In aperta campagna senza i rumori molesti della vita frenetica della città e tanto buon cibo. Pizza biologica, birra, fritto di pesce e verdura, vernaccia freschissima, dolci. Bellissimo! 😀

Bellissimo è stato inoltre vedere Dado impegnato nell’impresa di aprire l’imballo del nostro regalo, realizzato a mano con estrema cura direttamente dalla nostra Raffaella,  che aveva raccolto già un bel successo con i premi del 4° Trofeo dell’Adriatico.

Il nostro augurio semiserio è quello che avete già sentito nel film Guerre Stellari, e lo abbiamo lasciato proprio nel piatto che vedete in foto.

“Che la forza sia con voi!”


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A mente fredda…

Da dove s’inizia per raccontare cos’è successo in un weekend intenso come quello appena passato? Ringraziamo il maestro Hirakawa? O forse prima i partecipanti? Non c’è un ordine, ma preferiamo riportare il nostro pensiero alle origini.

Direi che i primi ringraziamenti devono andare a due persone che in due tempi diversi ci han seguito e spronato. Salvatore Bellisai, che come abbiamo ricordato durante la premiazione di sabato, ha seminato la pianta del Kendo nelle nostre zone e Stefano Betti che ha continuato il lavoro fino a portare il Maestro Hirakawa a Gradara, cosa assolutamente impensabile fino a 6 mesi fa…

credits – Daniel Delapierre

Questa è la premessa. Ma  c’è un prima…

Il weekend precedente Hirakawa Sensei era impegnato ad uno stage a Bologna dagli amici del Seishinkan che a causa della straorinaria nevicata ha tenuto la maggiorparte di noi a casa. Solamente Roberto, determinato come non mai, è riuscito a parteciparvi e dal suo racconto si può considerare notevolmente premiato. Meno di 20 kendoka ed Hirakawa che è abituato a stage da non meno di 100 kendoka. Un lusso quasi irripetibile per uno stage.

E’ proprio in questa situazioni che si può ammirare il Maestro in jigeiko, cosa rara quando invece deve supervisionare “megaseminari” internazionali.

Ogni anno, finito il weekend del Trofeo, siamo soliti fare una sorta di briefing tra coloro che nel nostro dojo curano l’organizzazione dell’evento per capire dove migliorare e scovare criticità. Dobbiamo confessarvi che negli ultimi due mesi abbiamo dovuto fronteggiare parecchi problemi personali e logistici che non ci hanno permesso di vederci come volevamo. Abbiamo lavorato molto attraverso mail, chat, etc. e definito martedì scorso “chiavrebbefattocosa”.

Continue mail di richiesta d’iscrizione giungevano nella nostra casella di posta, molte all’ultimo momento e solo venerdì via skype con Stefano siamo stati in grado di definire in modo abbastanza approssimativo quante pool sarebbero nate con il numero d’iscritti giunti fino alla sera prima. La tensione era molto alta…ma finalmente è arrivato venerdì.

Venerdì 17/02/2012

Arrivato con buon anticipo, vedo già Stefano, Salvatore e Daniel Delepiere nel parcheggio del palazzetto! Entro negli spogliatoi e c’è anche lui, Hirakawa Nobuo, rilassato e sempre con il suo solito sorriso che ti mette subito di buon umore. Iniziamo ad organizzare il palazzetto per le iscrizioni, perchè siamo consapevoli che domani sarà una giornata senza respiro. Sappiamo che alcuni dei partecipanti sono in viaggo e forse riusciranno ad arrivare in tempo per questa sera.

Stiamo per iniziare la lezione e piano piano il palazzetto si popola fino ad avere già da stasera una trentina di ospiti. Personalmente non riesco a godermi a pieno la lezione perchè la testa è già a domani. ma non nascondo che sono molto felice, molto. Siamo già in tanti 😀

Doccia poi cena per rifoccilarci un po’. Ci dividiamo in due gruppi;  chi va a mangiare un boccone nel borgo di Gradara ed altri che invece andranno a mangiarsi una pizza poco distante. Tra questi c’è Hirakawa oltre a Daniel, Fabio Di Chio e Franco Sarra, arrivato con i suoi 3 ragazzi giusto in tempo per cenare con noi ;-).

credits – Peter Tòpic

Chiacchiere, birra e risate caratterizzano la serata, ma dobbiamo andare a riposarci perchè già dalle 8.30 di sabato iniziano i lavori per il Trofeo.

Sabato 18/02/2012

Arrivato prestissimo al palazzetto mi assicuro assieme agli altri che non ci siano problemi, prepariamo i tavoli dei premi ed assieme a Davide e a mia moglie, “volontaria forzata”, iniziamo a fare le iscrizioni.

credits – Marco Sensoli

Uno dopo l’altro rivediamo vecchi amici e ne scopriamo di nuovi che magari conosciamo per nome o solo virtualmente su qualche social network. Bello! Arriva anche Marco Sensoli, amico e fotografo con il quale abbiamo già fatto diverse collaborazioni.

E’ una garanzia 😉

Iscritto dopo iscritto, scopriamo che molti non ci avevano avvisato della loro presenza ed iniziamo a preoccuparci per i tabelloni. Alcuni addirittura verranno solo per la gara. Non nascondiamo che questo ci ha messo abbastanza in difficoltà, tant’è che io e Davide decidiamo di non fare lo stage del mattino e valutare poi se non fare la gara e rimanere con Stefano a modificare tutti i tabelloni. Facciamo la foto di rito nella quale mancano ovviamente coloro che sono arrivati nella tarda mattinata ed oltre.

credits – Marco Sensoli

Nel frattempo Giulio, che a causa di imprevisti dell’ultim’ora, ha dei problemi nel partecipare alla gara, riesce in extremis a fare sia da padrone di casa nel saluto inziale che le veci di Stefano in qualità di traduttore della “multilingua” del M° Hirakawa :D.

credits – Marco Sensoli

S’inizia proprio dalla base sul come impugnare la nostra spada, ed è bello vedere da foto le decine di shinai rivolte verso l’alto…

credits – Marco Sensoli

si fanno esercizi sulle 8 direzioni del taglio della spada tradizionale giapponese ed Hirakawa Sensei usa il bokken per rivedere nel dettaglio alcuni concetti sull’impugnatura e tenouchi.

credits – Marco Sensoli

Lascio Stefano lavorare in pace sulle pool per sbirciare la lezione facendo qualche piccola ripresa, la curiosità di vedere almeno qualche frammento dello stage è troppa…

Continuo ad osservare da fuori lo stage ed è bellissimo. Ridendo e scherzando sono quasi le 12 e scopriamo che le pool degli incontri individuali sono ben 22! Facciamo una botta di conti e dobbiamo arrenderci al fatto che, nonostante gli shiai-jo quest’anno siano 2, per la gara a squadre non possiamo fare anche le pool; andremo direttamente ad eliminazione diretta. Probabilmente il prossimo anno dovremo rivedere la scadenza e rifiutare le iscrizioni dell’ultimo secondo prima della gara. Lo stage termina, Stefano spiega le tempistiche della gara, e portiamo il nostro regalo al Maestro :-).

Una tuta dell’Italia personalizzata con il suo nome.

credits – Marco Sensoli

Dalle quantità di volte che ci ha ringraziato fino a domenica, possiamo dedurre che l’abbiamo apprezzato molto 😀

Posizioniamo il tavolo dei premiazioni ed il Maestro è attirato dal nostro trofeo, il mitico remo realizzato da Giulio. Gli spieghiamo che nel remo, verranno incisi i vincitori a squadre ed individuali. L’osserva, lo studia, sembra apprezzare molto l’idea.

credits – Marco Sensoli

Filippo e Roberto fanno da guida agli ospiti per il pranzo mentre io, Giulio, Marco, Davide e Silvia del Seishinkan di Bologna lavoriamo per la preparazione degli shiai-jo…

credits – Marco Sensoli

Alcuni ritardi accumulati a tavola, ci danno quei minuti importanti per chiudere le pool e posizionare i tabelloni. Con il passare delle edizioni e dopo aver parlato con gli istruttori ed arbitri, capiamo che il nostro Trofeo è una sorta d’iniziazione alle gare per molti praticanti. Qui diversi kendoka s’avvicinano alle gare e questo, da un lato ci fa molto onore, e dall’altro ci responsabilizza. Non è infatti una novità che molti kendoka rimangono un po’ colpiti dall’approccio agonistico dei più esperti e si allontanano credendo che la parte del Kendo relativa alla competizione non sia importante, cosa assolutamente non vera! Se avete apprezzato il clima gioviale presente nel palazzetto, dobbiamo ringraziare voi tutti, ma proprio tutti tutti, dagli arbitri ai praticanti che si danno pacche sulle spalle prima della gara, se le danno di santa ragione, e poi altra pacca sulla spalla a fine incontro, ridendo e scherzando su com’è andata :D. Grazie ancora dal cuore.

Noi da fuori, contiamo quasi 90 presenze e siamo piacevolmente sorpresi!

credits – Marco Sensoli

Siamo consapevoli che molti sono venuti per incontrare il M°Hirakawa in un contesto più intimo dei grandi eventi federali, ma siamo contenti lo stesso visto che altrettanti sono venuti (ahinoi) a trovarci solo per la gara.

Pronti, attenti e via! S’inizia!

credits – Marco Sensoli

credits – Marco Sensoli

Noi di Shingen facciamo da vigili urbani nell’indirizzare i ragazzi nel giusto shiai-jo, spiegargli come entrare e salutare nell’area di gara, mettere il nastro del colore corretto e soprattutto dargli una pacca sulla spalla per rilassarli 😉

credits – Marco Sensoli

Tutti se “le danno e le prendono di santa ragione”, ci sono alcune sorprese, visto che gradi alti escono con kyusha, ed il bello dell’ippon shobu è proprio questo 🙂

credits – Marco Sensoli

La gara scorre bene e raggiungiamo la finale individuale e squadre agevolemente. Queste due finali verranno svolte in un unico shiai-jo, una dopo l’altra. Danilo Lucantoni (Shudokan Roma) e Jacopo Garzonio (CUS Verona) si preparano e danno vita ad un intenso incontro dal quale ha la meglio proprio Jacopo.

Il caso vuole che i due si reincontrino nella finale a squadre tra Shudokan Roma (Traini/Ricciuti E./Lucantoni) e la squadra Ronin1 (Zioutas, Garzonio, Paterlini).

E’ la squadra di Roma ad avere la meglio!

Dopo 4 ore giungiamo alle premiazioni per le quali dobbiamo ringraziare Raffaella :-). Per poter realizzare a mano le bellissime medaglie, la nostra Raffaella ha collaborato con la Linda Pazzaglia (la Bottega artigiana di Linda Pazzaglia (Strada Nazionale 198/a Cappone di Colbordolo cell.3333586610).

Ed ecco allora i risultati finali!

Squadre

1° Classificata – Shudokan Roma(Traini/Ricciuti E./Lucantoni)

2 Classificata – Ronin1 (Zioutas, Garzonio, Paterlini)

3° Classficata – Mugen Como (Gabaglio, Gaspa, Galli)

3° Classficata – Ittoryu Kai Firenze1 (T.Cambi, C.Cambi, Basile)

Individuali

1° Classificato – Garzonio – (CUS Verona)

2 Classificato – Lucantoni – (Shudokan Roma)

3° classficato – Traini – (Shudokan Roma)

3° classficato – Gregor Plevnik  (Shubukan Ljubljana)

Fighting spirit

C.Roure (Ken Shin Kan Valence) e Gregor Plevnik  (Shubukan Ljubljana)

L’assessore Stramigioli con il quale abbiamo collaborato durante questi mesi, oltre a premiare tutti i vincitori, ha consegnato una speciale medaglia al M° Hirakawa realizzata anch’essa da Raffaella assieme a Linda Pazzaglia.

credits – Marco Sensoli

Dopo la foto di gruppo con i premiati e non, corriamo a mettere le gambe sotto al tavolo per il sayonara party.

Il locale è grande e c’è molta gente, musica e cibo. il M°Hirakawa parla a tavola della gara; nonostante il livello non sia stato altissimo è stata molto animata.

Sia lui che gli altri arbitri ridono e scherzano e questo è uno dei premi più belli per noi.

Domenica 19/02/2012

Lo stage di questa mattina è uno dei più formativi mai avuti. il M°Hirakawa ci mostra tutte le tecniche possibili in tutte le direzioni possibili. Una cosa folle! Vedo gli sguardi perplessi tra i praticanti e rido sotto il men, cerco di non trovarmi le mani intrecciate e mi diverto e penso…Quant’è bello il Kendo! 😀

Ma in fondo praticare Kendo è la scusa per stare bene, assieme agli altri, anche fuori dalla palestra, e grazie al nostro Davide (Hachidan di food & beverage) ci dirigiamo verso il porto di Gabicce per farci una bella mangiata di pesce presso il Ristorante la Cambusa. Hirakawa vede il mare ed è felice. Ci divertiamo a suon di battute, massime e aneddoti.

Il tempo è tiranno, soprattutto quando si sta bene, dobbiamo salutarci. Ma è solo un arrivederci alla prossima edizione 😉

Desideriamo fare un ringraziamento particolare a Dany Delapierre (Presidente ABKF) e sua moglie venuti appositamente dal Belgio oltre a tutti gli arbitri in ordine assolutamente casuale: Stefano Betti, Franco Sarra, Fabio Di Chio, Salvatore Bellisai, Tomaso Boscarol, Dorian Pungetti, Bernardo Cipollaro e Leonardo Brivio oltre a Peter Tòpic che non ha praticato ma è comunque venuto a trovarci dalla Slovenia.

Il resto delle foto le trovate nel nostro profilo flickr

Abbiamo molto materiale che forse utilizzeremo per altri post… 😉


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BU TOKU MU KYO

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Dopo avervi presentato assieme alla collaborazione degli amici dell’A.R.K. il seminario del M° Chiba 8°dan Hanshi, siamo onorati di poter aver il prezioso contributo dell’attuale direttore tecnico della nostra federazione, Livio Lancini 7°dan Renshi per raccontare storia ed aneddoti riguardo questo seminario che per i trascorsi che leggerete, è un bellissimo spaccato della storia del Kendo in Italia degli ultimi 15 anni ed oltre…

KNM: Ciao Livio, nell’attesa di poterti riservare un’intervista personale, cogliamo l’occasione per presentare un seminario che ci ha colpito sotto molti aspetti. Svelaci intanto com’è nato, le sue origini e la sua storia.

L.L.: Ciao! innanzitutto desidero ringraziare voi della redazione di Kendo nelle Marche per lo splendido lavoro di ricerca ed informazione che state facendo e per la possibilità che mi date nel raccontare di questo, lasciatemelo dire,  bellissimo evento.

In realtà ci sarebbe molto da dire, cercherò di essere conciso il più possibile:

Nell’estate del 1997 abbiamo il primo esperimento di stage estivo a Trieste, nato dall’esigenza di praticare anche durante l’estate e dal forte legame nato fra il gruppo di Brescia e quello di Trieste nella persona di Jerry Ferlan  (che per anni sarà l’organizzatore referente di tutti gli stage successivi a Trieste).

All’inizio si mettono assieme una decina di kendoka (prevalentemente bresciani e triestini) per praticare durante una settimana di agosto e contemporaneamente vivere assieme esperienze di mare e discussioni sul kendo, il tutto sotto la mia direzione (all’epoca 5° Dan).

Stage Trieste 1997 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Già l’anno successivo altri kendoka si aggregano a questa nuova esperienza che viene diretta da Lorenzo Zago (all’epoca 6° Dan).
Nell’agosto del 1999 il seminario estivo compie un salto di qualità. Lorenzo Zago riesce a portare una maestra giapponese, Miss Yuko Takahashi (6° Dan) dell’università di Aichi.

Miss Y.Takahashi – renshi 6° dan  –  credits: Nami Kendo Dojo Trieste

L’estate successiva l’esperienza si ripete con Miss Takahashi (6° Dan), stavolta il seminario si allarga a diverse città italiane ed ad una delegazione di atleti tedeschi dell’università di Mainz sotto la guida di Frank Jaehne (3° Dan), dando al seminario un nuovo aspetto Internazionale.

Ad agosto 2001 ritorna, dopo 10 anni, Shigenori Mizuta Sensei  kyoshi 8° Dan (che era stato ospite dell’AIK nel dicembre 1991) ed il gruppo dell’ Università di Mainz ritorna sempre più numeroso.

Shigenori Mizuta Sensei – kyoshi 8° dan – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Shigenori Mizuta Sensei – kyoshi 8° dan – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Ad agosto 2002 abbiamo con noi nuovamente Mizuta Sensei

Stage Agosto 2002 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nell’agosto del 2003, per impegni Mizuta non può intervenire allo stage estivo, e ci introduce un suo amico , Tatsumi Sensei kyoshi 7° Dan.

Jerry Ferlan e Tatsumi sensei – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nell’agosto del 2004 lo stage fa un notevole salto di qualità con Tani Katsuhiko sensei (all’epoca kyoshi 7° dan, maestro che era già stato in precedenza in Italia su invito dell’AIK – Associazione Italiana Kendo) che viene accompagnato da alcuni istruttori della prefettura di Gunma:

Manabu Obata Sensei Kyoshi 7° Dan

Nobuyoshi Negishi Sensei Renshi 6° Dan

Takeshi Ushioda Sensei Renshi 6° Dan

Quell’anno lo stage ha un notevole riscontro di presenze, quasi 100 iscritti, e lo stage si consolida definitivamente.

Stage Agosto 2004 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Successivamente gli inviti al Maestro Tani vengo ripetuti, e lui prende a cuore quest’evento tornando ogni estate accompagnato da altri maestri di sua conoscenza

Stage Agosto 2005 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nel 2006 il Maestro Tani passa l’esame di 8° dan e torna a Trieste nella sua nuova veste di ottavo dan con la seguente delegazione:

Katsuhiko Tani Sensei Kyoshi 8° Dan

Takashi Aoyagi Sensei 7° Dan

Tomohiro Morita 7° Dan

Mayumi Sorimachi 6° Dan

Aoyagi Sensei, kyoshi 7° dan – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

nell’Agosto 2007 con la seguente delegazione:

Katsuhiko Tani Sensei Kyoshi 8° Dan, Yoshio Kobayashi Sensei 7° Dan e Yohichi Kasahara Sensei 7° Dan

Stage Agosto 2007 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

nell’Agosto 2008 :

Katsuhiko Tani Sensei Kyoshi 8° Dan

Yoshio Kobayashi Sensei Kyoshi 7° Dan

Masaki Negjhishi Sensei Kyoshi 7° Dan

Stage Agosto 2008 – credits: Nami Kendo Dojo Trieste

Nell’agosto del 2009 abbiamo il grande cambiamento. La Società Ginnastica Triestina (che fino ad allora ospitava l’evento) deve compiere alcune ristrutturazioni, e Jerry Ferlan, con suo grande rammarico, non può più dare la disponibilità ad organizzare questo bellissimo evento.

Di conseguenza siamo costretti ad annullare lo stage che era comunque stato programmato. Il M° Tani  c’informa che per lui non è un problema e si rende disponibile a tornare l’anno successivo nel caso ci si riesca ad organizzare nuovamente.

Devo ammettere che personalmente pensavo questa fosse la fine naturale di un evento che si era ormai ripetuto per più di 12 anni.

Se non che’, la richiesta assillante e l’entusiasmo da parte di alcuni affezionati di organizzare nuovamente questo evento,  in primis Bernardo Cipollaro dell’Ittoryu Kai di Firenze, mi spronano a ripetere l’esperimento.

Bernardo Cipollaro  trova subito una nuova location montana per questo seminario nell’incantevole paese di Bedollo (TN).

Il notevole riscontro di partecipanti (più di 80 persone nel corso dei 5 giorni, anche provenienti da Germania, Olanda, Inghilterra), ci ha incoraggiato a ripetere questo evento nella stessa location anche per l’estate 2011.

KNM: Non c’è che dire, una storia davvero emozionante!!! Da quel che sappiamo, questo seminario ha visto una sempre  crescente collaborazione tra dojo. Vogliamo citarli?

L.L.: Certamente! Oltre al dojo che curo personalmente, il Sei Chu Do di Brescia ed il già citato Ittoryu Kai di Firenze,  il seminario gode della partecipazione all’organizzazione di club amici ormai affezionati al M° Tani come il Kendo Iaido di BergamoKen-Zan-Dojo di Gallarate, AIK Budokan No Futari di Milano ed il Kensei Dojo di Rho.

KNM: Veniamo ora al nome del seminario. Chi ha scelto il nome e cosa significa esattamente?

L.L.: Come dicevamo nel 2010 Il maestro Tani torna in Italia questa volta accompagnato dal M° Kasahara per dirigere il rinato stage estivo,  per la prima volta a Bedollo (TN). Su nostra richiesta decidiamo di dare un nome a questo seminario, ed il maestro Tani lo battezza:

武徳無境 BU TOKU MU KYO

(BUDO E CULTURA SENZA CONFINI)

Il senso preciso che il M° Tani vuole rimarcare  è che nel corso degli anni questo seminario ha visto persone di diverse nazionalità, estrazione sociale ed età, riunirsi in 5 giorni a praticare e studiare Kendô tutti assieme.

credits: L.Lancini

KNM: Chi accompagnerà quest’anno il M°Tani?

L.L.: Quest’anno il M°Tani tornerà accompagnato da due giovani 7° Dan: Negishi e Ushioda. Già venuti nel 2004 e 2005 e che molti kendoka italiani saranno felicissimi di rincontrare.

KNM: Prima di salutarci, hai qualche aneddoto da raccontarci riguardo il M°Tani?

L.L.:  Certamente. Se non erro, la prima volta che conobbi il M° Tani fu nel Novembre del 1995. Al tempo lui era un giovane 7° dan, invitato per lo stage invernale a Manerbio (BS) dell’allora Associazione Italiana Kendo.

Subito fui impressionato dalla qualità del suo keiko, uno stile di kendo potente, dinamico e senza sbavature.

Solo qualche anno dopo seppi dal M° Jikihara (suo compagno d’università presso la Tokyo Dai-gakku, oggi Tsukuba) che il soprannome affibbiatogli al tempo dell’università era giustappunto: 

“Robocop Tani”.

Lo conosco ormai da molti anni, la sua naturale simpatia, semplicità e disponibilità, ne fanno un maestro adatto al Kendô italiano.

Mi pregio della sua amicizia e ormai lo considero un fratello maggiore nel Kendo, che di anno in anno mi consiglia, mi corregge ed indirizza nella mia ricerca del Kendô.

Ritengo che per i kenshi italiani sia una grande opportunità e privilegio  poter accedere all’insegnamento diretto di un maestro che è attualmente considerato uno dei migliori esempi fra i giovani 8° dan giapponesi.

credits: L.Lancini

KNM: Bene, crediamo che ci siano tutti gli elementi per un ottimo seminario all’insegna della pratica, l’amicizia e la serenità. Proviamo a fare un ultimissimo appello agli indecisi 😀

Quali sono secondo te i principali punti di forza di questo stage?

L.L.: Per chi non avesse avuto l’opportunità di assistere al bel risultato della scorsa edizione, posso affermare che i punti di forza di questo stage siano:

  • Palestra con fondo adatto al kendo
  • Possibilità di pernottare gratuitamente con sacco a pelo
  • Clima fresco adatto ad un seminario estivo
  • Location adatta anche per vacanze con la famiglia

Di conseguenza la possibilità di pratica Kendo per 5 giorni con Maestri di alto livello a costi contenuti, e per chi ne ha voglia, coniugare kendo e vacanza con la famiglia, il tutto condito da un’atmosfera di amicizia e naturale empatia che si crea fra i praticanti, a mio avviso rendono questo stage unico in Italia.