Oggi trattiamo le vicende di un uomo molto importante per la storia del Giappone, Saigō Takamori.
Fu allo stesso tempo un guerriero e un diplomatico che sin dai primi passi del suo percorso politico dovette pagare sulla sulla propria pelle disonori come l’esilio. Egli giocò un ruolo fondamentale nella Restaurazione Meiji. Fu, infatti, una figura di spicco tra coloro che si opponevano alla modernizzazione del Giappone oltre che ad essere uomo guida del governo anche se per un breve periodo. Dopo essersi allontanato dalla vita politica, tornò a ricoprire il ruolo di guerriero. Fu infatti “spinto” a guidare la Ribellione di Satsuma in cui fu profondamente determinato nel costituire un’accademia di samurai pronti a combattere contro il governo centrale, colpevole, secondo Takamori, della perdita di valori e della crescente corruzione. La morte di Takamori, avvenuta durante questa battaglia, lo vede decapitato da un compagno nell’atto estremo per preservare il suo onore. L’atto del seppuku con il quale lo si vuol ricordare contribuì a creare la sua leggenda. Non sono comunque chiari i dettagli della sua morte e questo alimenta il fascino che ricopre la leggenda di Saigō Takamori.
La statua che troviamo nel parco di Ueno a Tokyo, lo ritrae con un cane, a conferma che non era così strano vedere un samurai con un cane come dicemmo in occasione di Hachiko.
Ecco qui di seguito alcuni libri che lo riguardano…
Wikipedia fornisce interessanti elementi storici e non solo per delineare i tratti del nostro Takamori e crediamo anche noi che il colossal L’ultimo Samurai sia una sorta di tributo a questo combattente.
Infine, v’informiamo che il famoso canale History Channel ha dedicato un intero documentario a questa importante figura, ma “purtroppo” quello che avevamo trovato su youtube è stato rimosso per violazione di diritti.