In occasione del 3° trofeo dell’adriatico, e poi in un allenamento con Livio Lancini a Bologna organizzato dagli amici del Seishinkan, avevo avuto modo di sentire gli ottimi feedback riguardo il seminario di Bedollo.
Dopo il bel seguito avuto dalla presentazione relativa ad eventi privati fatta come esperimento con il seminario con Chiba Sensei a Roma, abbiamo proposto allo stesso Livio di raccontarci i retroscena di questo seminario che trovate in un interessante articolo a questo link.
Parallelamente però avevo già messo in programma da parecchio tempo un altro evento al quale non avevo mai partecipato a causa di imprevisti dell’ultima ora, il tradizionale seminario di fine Agosto organizzato dalla Federazione slovena con la collaborazione della Federazione belga.
L’unica soluzione è stata quella di partecipare alla prima giornata del BU TOKU MU KYO per poi spostarmi verso la Slovenia. La sfortuna ha voluto che il M° Tani non ha potuto guidare il primo allenamento del seminario, ma ho apprezzato tantissimo sia i 2 suoi eccezionali assistenti, Negishi e Ushioda, che la location incredibile.
Un piccolo paesino immerso tra il verde delle montagne trentine non poteva essere che spettacolare.
A conferma di quanto detto da Livio, la palestra aveva un fondo nato per il fumikomi, donava una certa intimità.
L’allenamento è stato incentrato sull’importanza di mantenere una postura corretta in tutte le fasi del colpo e, considerando che erano ben 2 mesi e mezzo che non praticavo, non ho “sofferto” oltre le previsioni.
A costo di ripetermi, dico che quelle poche ore passate in quel piccolo paradiso di montagna mi hanno stuzzicato l’appetito per tornare…
Il programma però era quello di spostarci (io e la mia signora) in direzione Slovenia, e così è stato…
Non appena raggiungiamo Lubiana, la quantità di caldo ci spinge in una simpatica spa e ci rilassiamo mentre Davide, Roberto e sua moglie Nao, fanno l’alzataccia per poter visitare in tempo le bellissime grotte di Postumia ed il magico castello di Predjama.
L’ostello DIC convenzionato con lo stage è pieno di ragazzi e c’è una bellissima atmosfera; l’accesso wi-fi ad internet ci consente di poter studiare bene la città e scoprirne a pieno il suo appeal. Di notte è molto affascinante e la cena vicino al canale è d’obbligo. Davide è una garanzia per scovare ristoranti anche in trasferta e ci affidiamo giustamente al suo fiuto con ottimi risultati. La mattina seguente facciamo di nuovo i turisti per poi tornare al riposo in vista della prima lezione del seminario che è serale
Rimaniamo colpiti dall’enorme palestra dove si sarebbe svolto da lì a poco il weekend all’insegna del Kendo.
Era dal Kengeiko del 2006 tenutosi a Ferrara che non vedevo il M° Hirakawa; appare in forma, sempre con quel suo sguardo affabile che ne cattura la simpatia.

credits – Kendo Seminar Slovenia Staff
Come molto spesso accade, cerca di trasmettere il messaggio che il Kendo non è forza muscolare ma scioltezza, relax, e punta ad esprimerlo attraverso una quantità impressionante di tecniche, mostrando molte delle possibili varianti, facendoci sentire in alcuni casi impreparati nel poter replicare il tutto. Se si è abituati alla classica, ma pur sempre efficiente, lezione in cui si studia volta per volta la tecnica che il Maestro di turno illustra, si può rimanere disorientati di fronte a questo suo modo di spiegare. Personalmente mi piace molto e grazie anche al mio compagno di pratica riesco a provare comodamente tutto o quasi quello che Hirakawa Sensei ci propone illuminando quella strada del Kendo che Il Maestro ama chiamare “the big road with no gate”…
E’ bello vedere quanto ancora il Maestro desideri far apprendere ai kendoka che ha attorno, chiedendo costantemente loro di avvicinarsi, con il rischio di oscurare la visuale a chi rimane dietro, ma l’attenzione verso gli altri risolve questo piccolo inconveniente semplicemente mettendosi in seiza.

credits – Kendo Seminar Slovenia Staff
Dopo essersi assicurati che le braccia non si siano intrecciate :-), c’immergiamo in un jigeiko finale che chiude la prima lezione. Tutti sotto la doccia per fare il checkup sulla nostra incolumità dopo la lunga pausa estiva…
Facciamo tardi ma scoviamo in un vicolo un simpatico ristorante e la nostra comitiva si rifocilla prima di tornare in ostello di corsa a causa di un’improvvisa pioggerella estiva.
Troviamo il modo di fare amicizia con i ragazzi belgi e scambiare qualche chiacchiera con gli amici di Bologna e Como assieme al caro Salvatore che non vedevamo da tempo.
La colazione che Gabriele ci aveva annunciato sarà fondamentale per la giornata di sabato. La “big road” si allarga sempre di più ed il tema del seminario è sempre lo stesso: le possibilità d’attacco sono tantissime, non precludiamoci nulla.
Anche se la foto qui sotto può sembrare come uno sterminio, non è altro che uno dei rarissimi momenti di relax concessi durante lo stage.

credits – Kendo Seminar Slovenia Staff
Ahimè, giunto quasi a fine mattinata subisco un piccolo infortunio all’alluce sinistro che mi mette KO e grazie all’infermiera presente al seminario limito un po’ i danni, ma vengo costretto allo stop ed al mittori geiko…
Il pranzo nella struttura ci sfama senza appesantirci più di tanto anche se il prato antistante la palestra usato anche per asciugare gi e hakama…
è un invito irresistibile e… cediamo! 😀
Nel pomeriggio si alza ulteriormente il livello di complessità tecnica per poi terminare con un tutti-contro-tutti simpaticissimo ma molto impegnativo, e poi gruppi da tre per shiai e jigeiko finale.
Ad allenamento concluso ed alla foto di gruppo, i miei due cari compagni trovano il tempo di farsi immortalare assieme al Maestro Hirakawa.
Doccia e corriamo in ostello per recuperare le consorti e goderci il sayonara party proprio lungo il fiume di fronte alla palestra. Ci troviamo allo stesso tavolo del M°Hirakawa che si mostra molto disponibile nello scherzare fino al punto di battere le mani a tempo per farmi cantare un’improbabile “O’sole mio”… richiesta tempestivamente dribblata :D. Ecco a cosa serve il Kendo!!! 🙂
Grazie a Nao che fa da interprete riusciamo a conversare molto bene e cordialmente con il Maestro che ci racconta di lui e dei suoi impegni sia kendoistici che professionali. Ci anticipa che sarà di nuovo in Italia a fine anno e che forse… no, non aggiungiamo nulla… meglio essere scaramantici!
La cena deliziosa del sayonara party termina, ma sia noi che gli amici di Bologna e Como abbiamo voglia di vivere la notte di Lubiana e partiamo per un giro in centro. Semplicemente bellissima. Molto attiva e viva.
La mattina salutiamo tutti per rientrare perchè il lavoro incombe inesorabilmente…
Concludendo, si può affermare che questo seminario è adatto davvero a tutti. Lubiana offre molto ed i kendoka che partecipano a questo stage entrano subito in sintonia con lo spirito di amicizia che la federazione slovena emana verso i partecipanti. Per quel che riguarda il Kendo vissuto in questo weekend, non c’è altro d’aggiungere alla garanzia che Hirakawa Sensei rappresenta. Un must.
Altre foto le trovate qui.