Kendo nelle Marche


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Gradara 2017

Dopo 7 anni di Trofeo, quest’anno lo Stage. E ci voleva.

Inutile dire che non avere il solito centinaio di persone a Gradara è stato il prezzo da pagare per non aver organizzato il Trofeo, complice sicuramente un calendario di eventi privati e federali molto fitto di appuntamenti.

Ma la spensieratezza e la possibilità di praticare viso a viso con gli amici che ci sono venuti a trovare nonostante tutto è stata impagabile.

Grazie quindi a chi c’è stato e chi avrebbe voluto esserci.

Quest’anno abbiamo suddiviso il seminario in tre sessioni assegnate rispettivamente a Stefano Betti e Tomaso Boscarol per il sabato e Salvatore Bellisai per la domenica mattina.

Il livello di esperienza dei presenti era abbastanza basso ed è stato particolarmente apprezzato da tutti il lavoro fatto dai tre insegnanti nello spiegare a piccoli step le parti a loro assegnate.

Sabato mattina Stefano ha rotto il ghiaccio partendo con un lavoro sul maai al fine di colpire correttamente Do muovendoci in okuriashi contemporaneamente al nostro compagno, arrivando quindi quasi ad incrociarci e cercando passaggio dopo passaggio d’intercettare il giusto momento per portare a segno la tecnica.

Prima senza shinai, poi con shinai ma senza un caricamento vero e proprio ed infine il colpo completo, sia in suriashi che con fumikomi.

Diverse le varianti senza bogu con una particolare attenzione alla posizione delle mani e dell’inclinazione del taglio, condizione essenziale per lo yuko datotsu (visto in seguito anche con Tomaso).

Una volta indossata l’armatura abbiamo poi applicato le nozioni di kihon in azioni più dinamiche come men nuki do e men kaeshi do, per poi dare spazio al jigeiko prima del pranzo.

Il meteo ci ha permesso di godere di una pausa pranzo conviviale durante la quale poter fare due chiacchiere oltre la pratica prima di immergerci nella novità di quest’anno.

Molti degli amici che sono venuti a Gradara in questi ultimi anni avevano pochissima esperienza di shiai. Spesso gli arbitri hanno dovuto adattare il metro di giudizio oltre lo standard proprio per assecondare i kenshi presenti nello shiai-jo e l’andamento della competizione.

La parte curata da Tomaso è stata propedeutica anche a quest’aspetto, fornire cioè qualche elemento della parte agonistica del Kendo per migliorarci proprio attraverso di essa.

L’importanza primaria della sicurezza, i motivi per cui fare shiai in base al proprio livello, gli elementi essenziali per ottenere un ippon, quelli che concorrono ad ottenerlo ed il giusto atteggiamento una volta deciso di gareggiare in una competizione (non solo dopo esser entrati nell’area di gara, ma molto prima!).

Uno dei passaggi più interessanti di questa parte è stata la primaria importanza di non sganciare mai il collegamento con il nostro avversario. Un ipotetico filo che deve rimanere teso, o meglio ancora carico. Cercare di non far cadere mai l’attenzione, sia prima di eseguire una tecnica che dopo, momento nel quale anche se possiamo supporre di aver ottenuto l’ippon, questo non ci è stato ancora riconosciuto dalla terna arbitrale. Serve allenamento fisico per avere una buona dose di fiato, serve disciplina, serve tecnica e serve conoscenza. Serve semplicemente lavorare senza risparmiarsi, sfruttando ogni singolo colpo che eseguiamo grazie al motodachi di turno.

Prove di shiai ed arbitraggio in piccoli gruppo hanno chiuso la pratica pomeridiana prima del sayonara party, chiuso tra il rumore delle onde del mare di notte e qualche sorso di grappa…

Domenica mattina è stata la volta di Salvatore che con la sua proverbiale didattica ha saputo spacchettare i movimenti che compongono il men per poi ricomporlo a dovere in vista del jigeiko finale.

Anche qui non sono mancati gli spunti su cui lavorare per i prossimi secoli.

La posizione delle mani, la sensibilità delle dita, il saper percepire dove abbiamo il fulcro all’interno della tsuka per il movimento di men-uchi sono stati solo alcuni degli elementi caratteristici di questa parte.

Un bellissimo weekend di Kendo e di amicizia assieme a belle persone.

Con alcuni di queste stiamo tra l’altro condividendo un progetto sulla pratica della competizione grazie al coordinamento di Paolo Molinaro ed alla supervisione tecnica di Stefano Betti che rivedremo nella prossima tappa a Pesaro, il prossimo 25 Marzo 2017.

Tutte le informazioni al seguente link:

http://www.facebook.com/events/178685739296028/178691152628820/

 


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3° Trofeo Mugen

Trofeo Mugen 2012 – credits – Fluire Consapevole

Lo scorso anno la nostra presenza era limitata a Marco D’Agnolo (in basso a destra nella foto di gruppo), quest’anno, nonostante alcune difficoltà, siamo riusciti a portare una squadra intera dalle Marche grazie alla preziosa presenza di Marco Papetti da Porto San Giorgio!

Il diario della giornata trascorsa al Trofeo Mugen 2013 è stato scritto dal nostro caro Filippo Tonelli, che assieme a Marco D’Agnolo e Marco Papetti faceva parte della missione marchigiana in terra lombarda :-).

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Partenza per il trofeo Mugen 2013. Guidati dal nostro capitano Marco D’Agnolo e rafforzati dalla graditissima presenza dell’amico Marco Papetti, del dojo di Porto San Giorgio, partiamo alle ore 6:00 dal casello di Fano, alla volta di Morimondo, in quel di Lombardia.

All’altezza del casello di Cesena il nostro capitano chiede un cambio al volante e si concede un sonno ristoratore (riposo del guerriero?) ; il granitico Marco Papetti, nonostante avesse già 80 km di guida (Porto San Giorgio-Fano), si offre volontario per il cambio.

Dopo tre ore di viaggio, guidati da un Tom Tom senza voce (audio guasto…) attraverso le campagne lombarde, giungiamo sul posto alle 9:20 circa. Giusto il tempo per salutare il M°Bellisai che ci accoglie con calore, sbrigare le formalità, cambiarsi e siamo già in pista.

Ikendenshin – Porto San Giorgio

Diamo una rapida scorsa ai tabelloni e vediamo che siamo inseriti nella seconda pool, contro la squadra Mugen Como B (nell’ordine Gaspa, Catelli, Galli). L’emozione per me è fortissima, il battito del cuore sembra spostare le pieghe del mio keiko-gi, ma la calma del nostro capitano mi tranquillizza e, messo il men, tutto sembra scomparire. Gli avversari sono più forti ed il punteggio finale lo conferma: tre vittorie su tre e tutte per 2 ippon a zero. L’incontro è bello, ed anche se sconfitto, sono soddisfatto.

Nel frattempo l’emozione cala e sale la concentrazione per il secondo incontro dove ce la giocheremo con  il dojo di Varese. Il livello tecnico si dimostra più equilibrato rispetto alla prima gara, sento di potermela giocare, ma la mia inesperienza nello shiai si fa sentire e perdo in maniera sciocca: per due volte l’avversario entra con men, per due volte paro, ma paro troppo basso e così, complice la sua maggiore altezza, la sua shinai arriva a colpirmi. Ammetto di aver perso per un nanosecondo il mio spirito zen…

La mia è l’unica sconfitta, i miei compagni ottengono entrambi un pareggio.

Ormai siamo fuori, non rimane quindi che assistere alle gare e fare quattro chiacchiere con i ragazzi di Bologna, Padova e Como. Il nostro M° Stefano Betti, in una pausa dagli arbitraggi, approfitta per venire a salutarci, ma, saputo che ero stato l’unico della squadra ad essere sconfitto 2 volte, tenta un esecuzione sommaria del sottoscritto… 😀

Le gare continuano ed io mi godo lo spettacolo di un Kendo con poche parate, pochi spostamenti di corpo e testa, tanto sutemi. Una squadra tutta femminile rivela 3  ragazze davvero sorprendenti per velocità, tecnica e grinta! Una di loro vincerà meritatamente il Fighting Spirit e con la più tosta delle tre non perderò l’occasione di farci due minuti di ji-geiko alla fine della giornata!

credits – Marco Papetti

Il trofeo si avvia alla conclusione, premiazioni, ringraziamenti e tanti applausi.

credits – Mu Mun Kwan Borghetto

3° Trofeo Mugen

1° squadra classificata Kyumeikan Monza A

2° squadra classificata Alser Milano A

3° squadre classificate Mu Mun Kwan Borghetto AMu Mun Kwan Borghetto B

Fighting spirit Gallesi Arianna

assieme agli amici di Kendo Como

I maestri propongono mezz’ora di ji-geiko per chi vuole e, poiché pochi praticanti scelgono di rimanere, l’occasione è ghiotta: tanti sesti e un settimo dan tutti per noi sono da non perdere!

Mi butto e mi metto in fila, caso vuole che incontri prima Stefano Betti, il quale nonostante abbia la possibilità di eliminarmi definitivamente, sceglie di graziarmi e mi concede un gran bel ji-geiko, fisico e rapido; poi, per un fortunato caso, mi ritrovo con il M°Katsukawa del dojo di Monza: dritto, sereno e granitico! I suoi pochi, millimetrici movimenti, mi hanno fatto lavorare sulla comprensione del momento giusto per entrare; il maestro si è messo a mia completa disposizione ed alla fine mi sono meritato un pollice su (OK!), un sorriso e un “bravo”: per me una soddisfazione enorme.

Gran finale con grigliata, birra e la compagnia dei ragazzi di Como.

Al momento di partire troviamo sul parabrezza un foglietto: Marco Papetti, ottimista nato, si dichiara convintissimo che sia pubblicità, mentre Marco D’Agnolo comprende subito la triste verità…multa per divieto di sosta.

Ci guardiamo, pieghiamo il foglio in una tasca, sorridiamo e partiamo: potrebbe una multa rovinarci la giornata?! 😉

Filippo Tonelli


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5° Trofeo dell’Adriatico

Ridendo e scherzando siamo arrivati alla 5°edizione.

Dalla garetta in casa, siamo passati al trofeo tra dojo con i quali abbiamo maggiori rapporti.

Poi abbiamo esteso questo gruppo di amici fino all’edizione dello scorso anno che ha visto, grazie ad una collaborazione interdojo, la presenza del M°Hirakawa.

Quest’anno avevamo inizialmente deciso, anche per motivi organizzativi e di disponibilità di alcuni di noi, di non invitare nessun Maestro giapponese e lasciare la conduzione del seminario al nostro primissimo tutor, Salvatore Bellisai.

Purtroppo Salvatore, causa problemi di salute, ci ha informato di non essere sicuro al 100% di riprendersi per poter guidare lo stage.

Ed allora ci siamo rivolti al nostro D.T. Stefano Betti per poter condurre lo stage di sabato mattina e domenica mattina ;-).

Possiamo asserire con orgoglio che chi ha partecipato a questo evento, poi è tornato. Il merito è da condividere con chi ha reso anno dopo anno questa due giorni di Kendo, un weekend divertente, piacevole ed istruttivo.

Con questa premessa desideriamo rinnovare l’invito a partecipare numerosi anche quest’anno e portare amici e conoscenti. Al momento le iscrizioni sono già oltre 50 praticanti!!

Quest’anno il pranzo avrà luogo dentro il Palazzetto, incluso nel costo fisso di € 20 per seminario+trofeo, con lo scopo di rafforzare il clima amichevole tra vecchi e nuovi amici invece che vagare per ristoranti ed arrivare appesantiti al “tutto in un sol colpo” dell’ippon shobu.

Tutte le informazioni sono  disponibili nel sito apposito del Trofeo dell’Adriatico di Kendo.

trofeodelladriatico.wordpress.com

ikendenshin.wordpress.com/il-trofeo-delladriatico/

L’evento è aperto al pubblico e, se non bastasse, Gradara è un bellissimo posto per trascorrere una serata romantica con i vostri compagni/compagne se proprio non volete essere dei nostri al sayonara party di sabato 😀

V’aspettiamo numerosi!!


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Il sito del Trofeo

Ci siamo! Manca davvero poco.

Il 4° Trofeo dell’Adriatico sta per arrivare, ma vorremmo prima di tutto ringraziare pubblicamente la preziosa collaborazione del dojo Sei Shin Kan di Bologna che assieme al Mugen Kendo Como ha collaborato assieme a noi alla full immersion di 10 giorni con il M°Hirakawa che ci aspetta tra meno di un mese.

Eggià, perché il M° Hirakawa attraverserà mezza Italia passando per lo stage organizzato appunto dai ragazzi di Bologna, spostandosi poi verso Como per lezioni
Infrasettimanali e concludere la sua presenza proprio a Gradara per il seminario + il IV Trofeo dell’Adriatico ed il sayonara party di chiusura.

Per fornire la maggior chiarezza possibile, abbiamo creato un sito appositamente per questo evento dove poter trovare tutte le info necessarie sia in italiano che
in inglese visto che abbiamo avuto già qualche conferma dall’estero.

trofeodelladriatico.wordpress.com

Accanto a questo strumento abbiamo messo a disposizione la mail trofeoadriatico@shingen.it dove poterci contattare per qualsiasi vostro dubbio.

Che dire?! Grazie in anticipo a tutti coloro che verranno a trovarci per incrociare gli (o le) shinai e passare un weekend all’insegno del divertimento!