Kendo nelle Marche


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Kendo no Kata: Il DNA del kendo

Il kendō è la “via della spada”, la cui pratica è il confronto oppositivo ed allo stesso tempo collaborativo tra due persone, ed in questo è profondamente diverso dalle discipline che NON prevedono una relazione dinamica tra due persone.

Il kendō no kata sottolinea gli aspetti elementari ed universali della comunicazione umana: salutarsi, domandare e rispondere, e la crescita della relazione che passa da uccidere l’avversario (ipponme) fino a camminare insieme (kodachi sanbonme). Sull’importanza dell’educazione sociale e sui comportamenti elementari, come il “salutare” si è soffermato anche il professor Sakudo in uno degli ultimi stage nazionali.

Un passaggio dall’interessante articolo scritto da Luigi Rigolio sui Kendo no Kata pubblicato sul nuovo sito davvero ben fatto della Confederazione Italiana Kendo.

http://confederazioneitalianakendo.it/kendo-no-kata/

 


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Furukawa Sensei – Kata!

Il video che vi proponiamo oggi non è particolarmente buono in termine di qualità di ripresa ma è interessante in quanto vede protagonista niente meno che Furukawa Sensei nei Nihon Kendo no Kata.

Cogliamo l’occasione per informarvi che il corso di Kendo a Pesaro riprenderà il prossimo 12 Settembre.

Luoghi ed orari rimangono invariati e sono disponibili qui.


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Nihon Kendo no Kata – Taikai

Cinque anni fa pubblicammo il famoso incontro in shiai tra Chiba Sensei e Sumi Sensei con una sola riga di commento

Uno shiai fatto con l’essenziale eleganza di un kata

Un paio di settimane fa è stato caricato su Youtube un video di una competizione di Nihon Kendo no Kata che potete vedere qui sotto.

L’argomento fu trattato brevemente anche sul Daini Dojo della nostra federazione (cliccate qui).

La formula con cui si decretano i vincitori è quella di Hantei che abbiamo visto impiegata sia con giovanissimi principianti senza bogu che nelle semifinali degli AJKC.

Questa Taikai è sicuramente interessante sotto diversi punti di vista ma desideriamo evidenziarne almeno un paio:

  1. I Nihon Kendo no Kata sembrano non esser (più?) “figli di un Dio minore” ma anzi possono essere interpretati come mezzo per un Kendo più fedele ai concetti fondamentali in cui postura e rispetto per l’avversario sono il muro a cui è appeso il quadro e non la sola cornice.
  2. Può essere un metodo efficace per stimolare un approccio mentale specifico che va oltre quello fisico.

Tutte queste parole nascono forse dal fatto che chi scrive non ha 20 anni ed ha iniziato Kendo troppo tardi per fare shiai? 🙂