Come tutte le trasferte che si rispettino, la nostra è stata caratterizzata da orari pazzeschi che ci hanno accompagnato per tutta la trasferta a Budapest. Partenza da Milano all’alba, ritorno da Budapest all’alba senza contare le levatacce dei giorni di gara.
Venerdì arrivati in Ungheria ci siamo subito buttati nella mischia della palestra degli allenamenti, per una buona ora di keiko.
Abbiamo preso confidenza con l’ambiente, con il clima di gara che ci avrebbe atteso il giorno successivo. Nell’aria si respirava già una lieve tensione dettata dal fatto che nonostante fossimo tutti amici il giorno dopo saremmo stati avversari sullo shiai-jo. Un allenamento di altissima intensità ha aperto la tre giorni di gara della Nazionale. Dopo le foto di rito, ci siamo diretti in centro per fare due passi per svagarci un po’. Un pomeriggio tranquillo per goderci il sole e Budapest naturalmente. Dalla sera dopo la riunione con i coach, i team manager e il capo delegazione, l’agitazione per il giorno successivo ha iniziato a farsi sentire.
La mattina si inizia prestissimo e i ragazzi della squadra juniores erano chiamati a difendere il titolo conquistato a Skopje nel 2016. All’inizio com’è anche giusto che sia hanno fatto un po’ di fatica ad ingranare ma appena si sono scaldati bene si sono resi partecipi di una cavalcata esaltante che non ha lasciato scampo agli altri. Arrivati in semifinale si sono trovati i russi con una fame di vittoria enorme, fino a quel momento avevano stravinto tutti gli incontri. È stato un incontro tiratissimo fino all’ultimo incontro. Il nostro capitano è entrato con la nazionale sotto 2-0, ha recuperato però l’incontro è finito 2-1, decretando la vittoria alla Russia che poi si sono laureati campioni d’Europa. Direi personalmente una prova più che positiva dato che dall’anno scorso solo uno dei membri è rimasto nella squadra e tutti e tre insieme hanno dato una continuità che la nazionale, soprattutto quella juniores aveva bisogno. Grazie Fabio, Jun e Alessio! Siete stati grandi!!
Al pomeriggio ha inizio la gara femminile a squadre, percorso non facilissimo per le nostre ragazze che hanno dato veramente il massimo fino all’ultimo senza mollare mai, in tutta la gara hanno mantenuto un’energia e una determinazione pazzesca che ha motivato tutti. Purtroppo il loro percorso si interrompe agli ottavi contro la Francia, che si laurea campione per la seconda volta consecutiva. Dal di fuori posso dire che la squadra femminile dopo il ricambio dell’anno scorso ha fatto un passo notevole in avanti e che sicuramente fa ben sperare per i prossimi anni, sinceramente tutto l’impegno che ci stanno mettendo pagherà! Noi siamo tutti con voi ragazze!!
Il secondo giorno di gare si apre con la gara juniores individuale, i nostri ragazzo purtroppo non passano la poule, probabilmente per un calo di tensione o a causa della stanchezza del giorno precedente.
Nel primo pomeriggio inizia la gara a squadre maschile. Una squadra molto rinnovata tre dei sette sono new entry e sicuramente non vogliono essere da meno di tutti coloro che gli hanno preceduti. È stata una bellissima gara, a tratti inaspettata e piena di colpi di scena, gli incontri sono stati tutti molto tirati, fino all’atto finale contro la Francia. Nonostante abbiamo dato tutti noi stessi non è bastato e per quest’anno ci dobbiamo accontentare dell’argento.
Il giorno dopo gare individuali, un bellissimo terzo posto di Fabrizio accende la giornata, sconfitto in semifinale da Ito nuovo campione d’Europa.
Personalmente sono molto soddisfatto di tutto quello che vissuto, sono stati dei giorni fantastici trascorsi con compagni, ma soprattutto amici. Io da dentro non avevo mai sentito una nazionale così unita dove tutte e tre le nazionali formavano un gruppo unico molto coeso, non c’erano le donne, gli uomini e gli juniores ma c’era la Nazionale Italiana.
Per me è stato un esordio nella nazionale maggiore, sono contento di me stesso e del kendo che sono riuscito ad esprimere, però naturalmente si può fare di più e questo deve essere solo un punto di partenza da cui lavorare in vista dei mondiali, io ci voglio essere e ce la metterò tutta in questo anno per essere pronto per la Corea sperando di rivivere queste emozioni con i miei compagni e perché no con qualche nuovo ragazzo o ragazza!!
Alberto Sozzi