Dopo 7 anni di Trofeo, quest’anno lo Stage. E ci voleva.
Inutile dire che non avere il solito centinaio di persone a Gradara è stato il prezzo da pagare per non aver organizzato il Trofeo, complice sicuramente un calendario di eventi privati e federali molto fitto di appuntamenti.
Ma la spensieratezza e la possibilità di praticare viso a viso con gli amici che ci sono venuti a trovare nonostante tutto è stata impagabile.
Grazie quindi a chi c’è stato e chi avrebbe voluto esserci.

Quest’anno abbiamo suddiviso il seminario in tre sessioni assegnate rispettivamente a Stefano Betti e Tomaso Boscarol per il sabato e Salvatore Bellisai per la domenica mattina.
Il livello di esperienza dei presenti era abbastanza basso ed è stato particolarmente apprezzato da tutti il lavoro fatto dai tre insegnanti nello spiegare a piccoli step le parti a loro assegnate.
Sabato mattina Stefano ha rotto il ghiaccio partendo con un lavoro sul maai al fine di colpire correttamente Do muovendoci in okuriashi contemporaneamente al nostro compagno, arrivando quindi quasi ad incrociarci e cercando passaggio dopo passaggio d’intercettare il giusto momento per portare a segno la tecnica.
Prima senza shinai, poi con shinai ma senza un caricamento vero e proprio ed infine il colpo completo, sia in suriashi che con fumikomi.
Diverse le varianti senza bogu con una particolare attenzione alla posizione delle mani e dell’inclinazione del taglio, condizione essenziale per lo yuko datotsu (visto in seguito anche con Tomaso).
Una volta indossata l’armatura abbiamo poi applicato le nozioni di kihon in azioni più dinamiche come men nuki do e men kaeshi do, per poi dare spazio al jigeiko prima del pranzo.
Il meteo ci ha permesso di godere di una pausa pranzo conviviale durante la quale poter fare due chiacchiere oltre la pratica prima di immergerci nella novità di quest’anno.
Molti degli amici che sono venuti a Gradara in questi ultimi anni avevano pochissima esperienza di shiai. Spesso gli arbitri hanno dovuto adattare il metro di giudizio oltre lo standard proprio per assecondare i kenshi presenti nello shiai-jo e l’andamento della competizione.
La parte curata da Tomaso è stata propedeutica anche a quest’aspetto, fornire cioè qualche elemento della parte agonistica del Kendo per migliorarci proprio attraverso di essa.
L’importanza primaria della sicurezza, i motivi per cui fare shiai in base al proprio livello, gli elementi essenziali per ottenere un ippon, quelli che concorrono ad ottenerlo ed il giusto atteggiamento una volta deciso di gareggiare in una competizione (non solo dopo esser entrati nell’area di gara, ma molto prima!).
Uno dei passaggi più interessanti di questa parte è stata la primaria importanza di non sganciare mai il collegamento con il nostro avversario. Un ipotetico filo che deve rimanere teso, o meglio ancora carico. Cercare di non far cadere mai l’attenzione, sia prima di eseguire una tecnica che dopo, momento nel quale anche se possiamo supporre di aver ottenuto l’ippon, questo non ci è stato ancora riconosciuto dalla terna arbitrale. Serve allenamento fisico per avere una buona dose di fiato, serve disciplina, serve tecnica e serve conoscenza. Serve semplicemente lavorare senza risparmiarsi, sfruttando ogni singolo colpo che eseguiamo grazie al motodachi di turno.
Prove di shiai ed arbitraggio in piccoli gruppo hanno chiuso la pratica pomeridiana prima del sayonara party, chiuso tra il rumore delle onde del mare di notte e qualche sorso di grappa…
Domenica mattina è stata la volta di Salvatore che con la sua proverbiale didattica ha saputo spacchettare i movimenti che compongono il men per poi ricomporlo a dovere in vista del jigeiko finale.
Anche qui non sono mancati gli spunti su cui lavorare per i prossimi secoli.
La posizione delle mani, la sensibilità delle dita, il saper percepire dove abbiamo il fulcro all’interno della tsuka per il movimento di men-uchi sono stati solo alcuni degli elementi caratteristici di questa parte.

Un bellissimo weekend di Kendo e di amicizia assieme a belle persone.
Con alcuni di queste stiamo tra l’altro condividendo un progetto sulla pratica della competizione grazie al coordinamento di Paolo Molinaro ed alla supervisione tecnica di Stefano Betti che rivedremo nella prossima tappa a Pesaro, il prossimo 25 Marzo 2017.
Tutte le informazioni al seguente link:
http://www.facebook.com/events/178685739296028/178691152628820/
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