Kendo nelle Marche


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Lo stage di Miyato Sensei

Dopo molto tempo torniamo con un report di stage sul campo!

L’occasione è delle più ghiotte e nonostante la distanza abbiamo potuto presenziare ad un bellissimo seminario tenuto da una bellissima persona oltre ad un Kendoka molto forte.
Stiamo parlando di Miyato Nobuyuki (Kyoshi 8°dan) venuto in Italia assieme Koyama Sensei nel 2013 e poi invitato varie volte da diversi club italiani per poterne apprezzare pienamente l’efficacia della sua didattica.

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credits – Raffaele Calogero

Assieme A Manuela e Maria Costanza di Rimini, ho intrapreso venerdì sera il lungo viaggio verso il Dynamic Dojo di La Loggia, storico dojo di arti marziali e
sede del Seminario in questione organizzato dallo Shubukan Torino e l’ASD Shisei.

Arriviamo in serata e troviamo una bella tavolata di kendoka impegnati tra pizza e birra.

La gentilissima Laura Imperiale ci accompagna al dojo dove pernotterò assieme ad altri kendoka.

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credits – Raffaele Calogero

La mattina seguente si parte ed il Maestro illustra quello che sarà il tema di tutto il seminario: la mano sinistra.

Come ovvio che sia per chi pratica Kendo da ormai diverso tempo, certi concetti sono ampiamente noti ma sappiamo altrettanto bene che il “come” vengono comunicati può “accendere lampadine” per progredire nello studio di tutti i giorni nei propri dojo.

Andiamo quindi dritti ai punti che sono, almeno per me, stati illuminanti.

La mano sinistra è quella che ha il compito di muovere lo shinai, sia nel caricamento che nella discesa dello shinai verso l’obiettivo.
Il Maestro ha evidenziato quanto sia importante che il fulcro del movimento sia posizionato proprio nella mano sinistra e non a metà tsuka o sotto la tsuba, sulla mano destra.

La mobilità che il polso sinistro deve avere può essere accomunata a quella che occorre per poter palleggiare un pallone da basket.
Se il polso è bloccato il pallone non rimbalza. Se è rilassato possiamo controllarne i movimenti e fare un buon tenouchi.

Un ulteriore punto su cui Miyato sensei ha posto l’accento è stato il modo d’impugnare lo shinai con la mano destra.
Alcuni praticanti credono che la mano destra molto rilassata li porti a non eccedere in forza durante tutte le fasi del colpo,
Ma nel fare tenouchi vi è il rischio di stringere troppo lo shinai irrigidendo tutta la parte destra, sia il polso che il braccio ma soprattutto la spalla.
Quindi, mano destra rilassata ma non in modo esagerato. Con questo approccio ci si deve aspettare anche la correzione relativo alla testa che si sposta all’indietro al momento dell’impatto nel bersaglio.

Altrettanto importante è concentrarsi sul monomi affinché la postura rimanga corretta ed invariata durante tutta l’azione.
Qualunque cosa accada i nostri occhi devono guardare attraverso il monomi.

Il Maestro tra un esercizio e l’altro ha poi fatto un passaggio sulla respirazione che secondo noi merita di essere riportato.
Come essere umani possiamo inspirare sia dalla bocca che dal naso, ma l’effetto che si ha con l’uno o l’altro modo è differente nella pratica.
Respirare con la bocca permette sì di far entrare più aria nei polmoni, ma aumenta anche il rischio di irrigidimento della parte superiore del corpo (vedi spalle), pertanto è preferibile respirare col naso prima dell’esecuzione del colpo.

Il programma del weekend a La Loggia prevedeva anche l’allenamento della Nazionale Italia che ha avuto luogo in modo specifico nella mattinata di domenica.

Chi come noi non era coinvolto da quella sessione ha potuto apprezzare la lezione di Livio Lancini che ha proseguito il lavoro sui polsi applicandolo al do, in particolar modo sulla costruzione del Men Kaeshi Do.

Gli spunti su cui riflettere sono tanti ed occorreranno anni per vederne i risultati a seguito di tanto sudore ma le parole del Maestro a fine stage devono darci energia per proseguire con impegno sulla Via della Spada.

“Posso insegnarvi la tecnica, ma la crescita nel Kendo dipende solo da voi”.

Inutile dire che ai prossimi Campionati per 8°dan che si terranno tra poco meno di un mese, Miyato Sensei sarà uno tra quelli per cui tiferemo!

Ecco la scheda del Maestro sulla pagina del 16° Torneo per 8°dan dal sito della federazione giapponese.

http://www.kendo.or.jp/competition/senbatsu-8dan/16th/playerlist/7386.html

Qui di seguito il video dello stage tenutosi lo scorso anno:


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Kirikaeshi – Uchiotoshi o Suriage?

Nel trailer del DVD che vi mostriamo oggi, Isato Matsuda Sensei mostra tra le diverse tecniche anche quella relativa a due modi diversi di parare nel kirikaeshi.

Chi era come noi a Ravenna assieme a Tani Sensei, ricorderà un dettaglio al riguardo.

Ai motodachi, quando si trovano di fronte a kenshi non particolarmente esperti, è suggerito di parare molto vicino al bersaglio piuttosto che rompere il movimento di braccia del compagno molto distante dal proprio men.

Matusda Sensei mostra chiaramente nel video di oggi la differenza richiamando termini a noi noti come uchiotoshi o suriage.


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Coppa dell’Ambasciatore – Kendo

Weekend molto intenso quello appena trascorso, iniziato alle ore 5 di sabato mattina e terminato domenica sera alle 22.30.

Come avevamo raccontato qui, la Confederazione Italiana Kendo in collaborazione con l’Ambasciata Giapponese  ha curato l’organizzazione di una competizione nazionale tra squadre di diverse aree geografiche.

Oltre ad essere quindi una competizione tra aree, era un confronto tra varie kenshi di specifiche categorie.

Le squadre da 7 elementi, dovevano essere così composte:

1) Juniores
2) Donna
3) Donna
4) Uomo fino al 3° dan
5) Uomo oltre il 3°dan
6) Agonista comprovato
7) Open

Si è avuto quindi la possibilità di assistere ad incontri relativamente equilibrati tenendo quindi alto il livello di sana tensione durante tutto il torneo.

Il programma, prevedeva inoltre sia lo stage istruttori che lo stage arbitrale, guidato da Minoru Makita Sensei, Responsabile dell’International  Budo University Kendo Club, accompagnato da Arimitsu Kawakami Sensei, docente della Kokushikan University.

A margine segnaliamo che Makita Sensei ed il Presidente Navilli si sono ritrovati proprio ieri dopo ben 34 anni. Erano difatti entrambi ai presenti mondiali del 1982 quando Makita Sensei vinse il campionato a squadre maschile di San Paolo.

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Il seminario per il gruppo dal 4° al 7° dan è stato molto concreto: poche punti su cui lavorare ma molto precisi.
Uno su tutti era il portare la massima attenzione su “come” otteniamo un colpo valido o “come” lo subiamo, perché è proprio in questo che il Kendo si differenzia da altri sport o discipline.

Vincere senza aver costruito correttamente un’azione ci fa crescere decisamente molto meno rispetto a quando riusciamo ad instaurare un rapporto forte e sincero con il nostro avversario. Verrebbe da dire che questo vale ancor di più quando l’ippon lo si subisce.

Lo scopo del Kendo è crescere come persone, non solo quindi come kendoka, ma come esseri umani.

Imparare pertanto dagli errori quando il rapporto tra noi e chi  abbiamo difronte è vero, ci fa sicuramente crescere meglio e più velocemente.
E’ uno sforzo indubbiamente proficuo…

Dopo la pratica di tecniche base e poi avanzate, la mattinata è terminata con una serie di jigeiko liberi per provare a mettere in azione quanto studiato.

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Il pomeriggio invece è stato dedicato prevalentemente agli arbitri. Qualche decina di shiaisha hanno praticato shiai ed a rotazione i vari arbitri presenti valutavano ogni scambio. Prima quelli all’interno dello shiai-jo e poi quelli fuori, seguito da un confronto aperto e puntuale proprio con Makita Sensei.

Nell’assistere a questo seminario ho appreso ancor di più quanto sia complesso il ruolo dell’arbitro e quanto questo ruolo debba essere rispettato a prescindere da tutto.
Tra i vari spunti emersi durante il seminario mi ha positivamente colpito una nota di Makita Sensei riguardo a situazioni in cui due arbitri hanno un’ottima posizione per valutare un colpo, assegnano con decisione un ippon ed il terzo, in una posizione meno ottimale e che ha il dubbio se assegnare o meno l’ippon.

In quella condizione, quindi nel dubbio avendo una posizione poco favorevole per valutare, è meglio seguire il resto della terna arbitrale per supportare la fiducia dello shiaisha nel vedere tutte e tre le bandierine alzate.

La giornata è proseguita poi nell’hotel che ospitava le varie delegazioni, dove tutti assieme abbiamo potuto ritrovarci per un momento conviviale tra aperitivo e poi cena.

Stanchissimo dall’alzataccia con Raffaella all’alba, ci ritroviamo la mattina seguente per la “Coppa dell’Ambasciatore Kendo” assieme al resto della nostra delegazione composta da Daniele Onori, Sara Piagnani, Raffaella Ugoccioni, Diego Breccia, Paolo Molinaro, Marco Tabellini ed il sottoscritto.

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Durante la cerimonia di apertura sia la delegazione della Zen Nippon Kendo Renmei che i membri dell’ambasciata hanno voluto ricordare le vittime del recente terremoto del 24 Agosto per il quale la stessa Ambasciata ha istituito una raccolta fondi così da sostenere le popolazioni colpite da questa tragedia.

I sorteggi ci vedono assieme a due fortissime realtà come la Liguria e la Sicilia, ma cerchiamo di non pensarci ed apprezziamo le bellissime dimostrazioni di iaido, jodo, kendo e Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu.

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Inizia il torneo! Anche il Leicester puntava alla salvezza in Premier League e poi ha vinto il campionato inglese, ma nel nostro caso la differenza tra noi e loro era davvero fuori scala.

Disputiamo i nostri incontri cercando di fare il meglio possibile e riusciamo grazie a Paolo a portare a casa anche una vittoria in un incontro!

Al termine della poule siamo tutti d’accordo che la sorpresa nel nostro gruppo è stato Daniele, il nostro juniores che dal “basso” del suo 4° kyu si è comunque mosso bene.
Speriamo abbia la possibilità di provare nuove esperienze di shiai e che, avendo la fortuna d’aver iniziato questa disciplina da giovane, possa continuare a crescere assieme ai suoi compagni dell’Umi no Kenshi di Porto San Giorgio.

Usciti dalla nostra poule seguiamo con interesse ma anche molta stanchezza tutti gli incontri.

La formula adottata per questa competizione, oltre ad aggregare i vari club, sembra aver soddisfatto molto i partecipanti, che hanno avuto modo di
confrontarsi con avversari non così impossibili come invece può accadere in competizioni comuni come i campionati italiani.

Gli incontri più avvincenti e più belli da seguire sono stati sicuramente quelli che hanno visto in azione i giovani, potenza e determinazione nell’esecuzione
delle tecniche davvero molto interessanti!

Paradossalmente, ho apprezzato maggiormente questi ragazzi che puntavano a colpire prevalentemente “men” piuttosto che i tanti degote schivando “men” e perdendo la postura corretta.

Con una battutta verrebbe da dire che il “kote-debana-men” andrebbe calcolato come 1/2 ippon e “men” premiato con un ippon intero 🙂

Accanto a queste terribili furie del Kendo ci sono stati diversi incontri interessanti come ad esempio il lungo encho di spareggio (18 minuti!) tra Li Causi (Lazio) e Sakai (Toscana), ma non solo…

Prima della finale, gli organizzatori hanno giustamente trovato uno spazio da dedicare al futuro del nostro movimento. Bambini e ragazzi che sotto la guida di Mattia Pizzamiglio e Leonardo Brivio hanno eseguito i kihon no kata, kirikaeshi, uchikomi-geiko e jigeiko.

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Un suggerimento a tutti i lettori del blog: arruffianatevi questi bambini nella speranza che vi grazino in keiko tra una decina di anni 😛

La Liguria è in finale con la Lombardia Est, che oltre ad avere i giovani e fortissimi Lancini e Manzella, vedono come taisho Gianfranco Moretti!
Congratulazioni quindi a tutti i premiati e non solo.

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I video della finale sono disponibili qui.

Risultati della Coppa Ambasciatore:

1. Lombardia Est

2. Liguria

3. Lombardia Ovest / Triveneto

Fighting Spirit: Alberto Carubbi (Emilia Romagna) e Serena Ricciuti (Triveneto)

La presenza dell’Ambasciatore Giapponese in Italia Kazuyoshi Umemoto assieme ad altre cariche istituzionali del Ministero degli Affari Esteri e del Comune di Roma capitale hanno sicuramente dato prestigio alla manifestazione per la quale ci sarà un servizio RAI curato dall’ormai specialista Giulio Guazzini.

Terminiamo questo report con un ringraziamento personale alla C.T. che mi ha scelto come selezionatore, dandomi la possibilità di fare una bellissima esperienza assieme ad altri amici del Kendo.

Il ringraziamento va poi obbligatoriamente esteso alla CIK, all’Ambasciata Giapponese, agli amici romani che hanno curato l’organizzazione di tutto l’evento ed ai Maestri Makita e Kawakami.

“Last but not least” un grazie a tutti i miei compagni ed a tutti i partecipanti, perchè senza praticanti con cui incrociare le shinai nulla ha senso.

 


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55° All Japan Women’s Kendo Championshis

credits - AJKF

credits – AJKF

Ieri, al White Ring di Nagano, si sono tenuti i 55° campionati giapponesi femminili che hanno visto la vittoria di Sayuri Shodai!

Qui di seguito il tabellone completo ed i video degli ippon:

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Il resto dei risultati qui!

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Il corso di Kendo a Pesaro riprenderà domani 13 Settembre alle ore 20.

Tutte le informazioni al seguente link:

ikendenshin.wordpress.com/2016/08/17/inizio-corso-20162017/