
credits – Sara De Angelis
Dopo il primo passo, viene il secondo.
Proprio così!
L’esperienza positivissima dello stage primaverile dello scorso anno totalmente curato da insegnanti italiani, ha spinto anche quest’anno molti praticanti ha partecipare nonostante il fortissimo caldo.
I campionati mondiali di Kendo di Tokyo avuti luogo a fine Maggio, hanno spinto gli organizzatori a spostare di una settimana il weekend prescelto per questo stage federale che sta effettivamente diventando sempre più estivo.
A distanza di un anno la Confederazione Italiana Kendo ha potuto portare un’ulteriore novità, la presenza di Donatella Castelli promossa 7° dan allo stage EKF (il video dell’esame qui).
Speriamo sia di buon auspicio per i futuri nanadan!
Una delle scelte che ha funzionato maggiormente lo scorso anno e replicata anche in questo weekend è stata la suddivisione in tre gruppi:
- da mukyu fino a nidan
- sandan
- da yondan a rokudan
Quest’anno i maestri Lancini e Castelli, ai quali si è poi aggiunto domenica il M°Pomero, hanno seguito il primo gruppo, i maestri Moretti e Bolognesi il secondo, mentre i maestri Zago e Murata il terzo gruppo.
Chi vi scrive era nel gruppo dei 3° dan, dove buona parte dei presenti doveva sostenere l’esame.
Sia Moretti che Bolognesi hanno costantemente focalizzato l’attenzione del seminario sulla primaria ed imprescindibile necessità di instaurare una comunicazione con il compagno che abbiamo di fronte. Sempre e comunque.
Senza questa condizione, non c’è tecnica, kiai o velocità che tenga.
Il 4°dan è il passaggio per un kendo che va oltre la tecnica.
Intendiamoci! Non che il saper eseguire una tecnica si possa trascurare, ma si considera talmente assodato che portare a segno un oji-waza è il minimo indispensabile per esser valutati.
Bellissimo kamae ma quando c’è l’opportunità non si attacca, bocciati.
Bellissima tecnica ma senz’averla costruita con l’altro, bocciati.
Più chiaro di così è impossibile, ma nella pratica tutto cambia. E’ tremendamente difficile ed occorre un lavoro enorme.
Tra i vari esercizi proposti v’erano tecniche multiple, includendo anche hiki-waza, con l’obiettivo di tenere sempre alta l’attenzione in ogni movimento, possibilmente con un solo respiro ed avendo un kiai in costante crescita.
Di per sé non si trattava di una pratica particolarmente faticosa dal punto di vista fisico, ma se fatta con uno spirito pieno ed un attenzione inamovibile, ci si accorgeva facilmente di quanto fosse impegnativo.
Per questo tipo di studio è importantissimo immergersi con quanta più consapevolezza possibile nei Kendo no Kata.
Evitare assolutamente di limitarsi allo studio della sequenza in favore di un atteggiamento intenso che mira ad instaurare un rapporto con l’altro.
A mantenere teso il filo che ci lega all’altro, dal primo all’ultimo istante.
Una delle frasi che hanno maggiormente colpito i presenti è stata “Un bel ippon si costruisce in due. Anche chi lo riceve concorre alla bellezza di un’azione”.
Niente di più efficace nello spiegare quanto il kendo si pratichi CON l’altro e non CONTRO l’altro.
Come ogni seminario che si rispetti, la parte finale è stata riservata al jigeiko libero dove si sono formate lunghe file per potersi confrontare con i maestri.
Un’altra interessante novità è stata la conferenza sulla storia del Kendo in Italia curata da Franco Sarra, autore del libro “Kendo – La via della spada” che abbiamo trattato qui.

credits – Lambrate Kendo Club
Concluso il seminario, domenica abbiamo poi vissuto la parte finale del weekend, quella relativa agli esami, con grande partecipazione.
Alcuni amici hanno superato positivamente le loro prove, altri dovranno tentare nuovamente.
L’importante è cercare di apprendere sempre qualcosa da ogni situazione, anche quelle meno piacevoli.
Come Kendo nelle Marche desideriamo esprimere profonde congratulazioni ad uno dei collaboratori del blog, Paolo Molinaro istruttore del Fudoshin Kai Perugia, che ha superato brillantemente ed al primo tentativo il 4°dan.
Bravissimo Paolo!
Dobbiamo inoltre registrare una bella novità anche nelle Marche, dove Luigi Sbaffi dell’ A.T.M. Hagakure di Chiaravalle (AN) ha conseguito il 3° dan di Kendo.
Grazie a tutti gli amici che hanno presto parte a questo bellissimo weekend ed agli insegnanti che hanno coinvolto tutti i presenti nel processo di crescita di ognuno di noi.
15 giugno 2015 alle 5:27 PM
Concordo pienamente su tutto. E’ stato uno stage molto interessante e con un riguardo particolare al costruire e praticare un bel Kendo, sempre il relazione con gli altri. Anche io ho fatto parte del gruppo sandan e finalmente ho potuto condividere tutto lo stage con gli amici di pari grado. Ringrazio tutti, amici ritrovati e nuovi, nello spirito inimitabile del Kendo. I maestri italiani meritano secondo me un enorme ringraziamento per quanto si dedicano al trasmettere con assoluta passione. Davvero grazie a tutti, sono stato benissimo.