Oggi riportiamo un altro pensiero riguardo il 6° Trofeo dell’Adriatico.
Viene da un amico con il quale condividiamo spesso la passione per il Kendo e che ogni tanto ci delizia con racconti su un’altra sua passione, la vela.
A Trofeo appena terminato, ci ha confessato d’aver colto a Gradara lo stesso spirito che si respira abitualmente quando si trova nel golfo di Trieste circondato da decine di migliaia di velisti in occasione della Barcolana.
Ecco il suo scritto che pubblichiamo testualmente.
La Barcolana del Kendo
Il nome Barcolana anche ad un italiano medio che sa poco di mare e di vela suona comunque familiare, soprattutto verso la seconda domenica di Ottobre se ne fa un gran parlare, tanto che la RAI ormai da tempo manda la squadra sportiva a raccontarla in diretta, così anche uno sport poco documentato come la vela ha modo di entrare nelle case degli italiani.
Cosa c’entra tutto questo con il Kendo è presto detto: La Coppa d’Autunno, questo è il nome ufficiale ma meno conosciuto della competizione velica, nasce per la passione di uno sparuto gruppo di velisti attorno al golfo di Trieste nell’anno 1969, quando a conclusione del periodo agonistico estivo decidono di ritrovarsi in amicizia nel golfo giuliano per un ultimo incontro neanche troppo agonistico, sono solo 51 barche, vince lo skipper Napp che passa alla storia senza transitare dalla cronaca. Tanto bella è l’idea di questo momento e così profonda l’amicizia condivisa per una passione comune, che nel corso di tutti questi anni la Barcolana raduna oggi qualcosa come quasi 2.000 barche, per circa 25.000 velisti ed almeno un contorno di 250.000 persone che affollano il capoluogo nei giorni che precedono la regata. Non esiste regata al mondo con un numero così grande di barche allineate sulla stessa linea di partenza. Non esiste regata al mondo con così tanti sorrisi di facce salate.
Bhe io non manco a questo evento da molto tempo, non certo con la speranza di vincere, visto il calibro dei partecipanti che sono il Gotha nazionale un tempo ed oggi internazionale di questo sport. I volti noti della Coppa America e delle migliori regate internazionali ed olimpiche si confondono vicino a quelli delle migliaia di velisti come me, respirando assieme un clima di fratellanza che non viene scalfito dalle naturali esigenze agonistiche. È una festa del mare e della vela, cui è impossibile mancare, ed è bellissimo poter dire c’ero anche io.
Sei anni fa posso affermare con orgoglio che a Gradara c’ero anche io e così negli anni successivi ho visto crescere con sempre maggiore entusiasmo il numero dei partecipanti alla gara, degli arbitri che in questa disciplina devono essere anche i migliori maestri ed ancora la gioia di partecipare al Trofeo dell’Adriatico. Non è per niente diverso dal miracolo creato sulle rive di Barcola, anzi per me ha lo stesso meravigliato stupore.
Per questo scrivo per ringraziare, perché dietro al successo evidente di una manifestazione sempre più bella c’è il sacrificio generoso e l’impegno spontaneo di chi la organizza, perfino perdendo la possibilità di difendere, come Giulio, il suo primo titolo, che è altrettanto nella storia: il cuore che dà il nome al vostro Dojo diventa qualcosa di reale e di vivibile per tutti.
C’è la stessa magia della Barcolana, lo stesso spirito di amicizia, la stessa possibilità di trovare nelle foto il mio volto sconosciuto accanto a quello dei migliori rappresentanti di questa disciplina, e di ricevere da loro, oltre a consigli preziosi, un carico di umanità e di amicizia infinito.
Ho scritto anche troppo per descrivere quello che altrimenti starebbe dentro la parola grazie, da questo momento riparte il calendario in attesa della prossima ancor più bella ed affollata edizione, fino al giorno in cui la RAI sarà mobilitata a Gradara per portare dentro le case degli italiani qualcosa di prima sconosciuto che si chiama Kendo, al quale date una spinta formidabile perché diventi veicolo di fratellanza e di miglioramento personale per tutti.Massimo Cicchetti – Heki Sui Kan Rimini
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Proprio riguardo al 6° Trofeo dell’Adriatico, v’informiamo che abbiamo pubblicato in questi giorni il video della performance di Mugen Yahiro per l’apertura dell’Enbu e l’incontro tra Cécile Roure ed Eva Ricciuti che trovate rispettivamente qui e qui. Ne abbiamo di altri e cogliamo l’occasione per ringraziare Massimo Caruba e Paolo Ciccarelli per i video.
Invitiamo inoltre tutti coloro che hanno materiale video a contattarci via mail su kendonellemarche@gmail.com
Grazie mille!
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