Kendo nelle Marche

Kendo demo

11 commenti

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La dimostrazioni sono uno degli strumenti che possiamo sfruttare per diffondere la nostra disciplina. Le feste natalizie sono un periodo in cui può capitare più facilmente di organizzare o essere invitati a eventi di questo tipo. Non è sempre facile condensare una disciplina così complessa e poco comprensibile in pochi minuti. Ecco alcuni esempi che possono fornirci degli spunti interessanti.

Eto Sensei e Yamanaka Sensei, entrambi 8° Dan

Korean Pro Team

Nippon Sport Science University

E se all’ultimo venite piantati in asso dai componenti del gruppo…

…dimenticavo, assolutamente da NON fare queste “cose” (avevo un altro termine sulla punta della lingua, ma adesso non mi viene).

11 thoughts on “Kendo demo

  1. Verissimo, capita spesso di dover fare delle demo di kendo. Per i principianti come me sono degli avvenimenti che hanno bisogno di essere preparati con attenzione.
    Se dovessi farmi degli appunti per una dimostrazione di kendo ad un pubblico che non conosce questa disciplina, non dimenticherei :
    – Avere bene in mente che una demo è ben diversa da un allenamento (quante volte vediamo delle lezioni con noiosissimi riscaldamenti spacciati per “demo”).
    – Presentatore che spiega cosa sta succedendo, condito da cenni storici e punti di forza del kendo. Fondamentale spiegare okuriashi e kiai!
    – Tecniche semplici ma COORDINATE tra i praticanti. Evitare virtuosismi che non vengono capiti.
    – Fare vedere le tecniche lentamente e poi veloce.
    – Kata (q.b. = quanto basta)
    – Opuscoli da distribuire prima della demo con un’infarinata sulla disciplina.
    – Vestizione armatura
    – Jigeiko (q.b.)

    Quali posso essere altri punti importanti?

    Gabriele Gennari

  2. Dimostrazioni de qua, dimostrazioni de là, postiamone anche parte di una nostra per completismo no? 🙂

  3. Eviterei anche dimostrazioni tipo questa…

  4. Aggiungerei agli ingredienti basilari di una demo di raccomandare agli spettatori ed a chi intendesse avvvcinarsi al kendo di essere sempre vigili su cio’ che si osserva nel dojo, non dimenticando l’etichetta ed il rispetto, ma soprattutto “rubare con gli occhi” come mi hanno sempre raccomandato i miei maestri, non perdere l’occasione per acquisire informazioni osservando attentamente chi e’ li’ per insegnare con gli occhi ma soprattutto col cuore.
    Grazie ragazzi per il vostro contributo. Ciao!

  5. ottimi spunti ragazzi!
    Ma la menzione speciale ai balletti,non ve la toglie nessuno! XD

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